Yeman Crippa pronto a sfidare i grandi Ecco il video della vittoria agli Europei

«Il secondo oro è meglio del primo!». Non ha dubbi Yeman Crippa che a Hyères (Francia) domenica si è riconfermato campione europeo junior di corsa campestre. «Volevo dimostrare che nel 2014 in Bulgaria la mia vittoria non era stata fortuna o un semplice caso e che posso dire la mia su qualunque percorso. Con il cross mi diverto, ogni gara e ogni tracciato sono una sfida sempre nuova, questo mi è piaciuto molto». A sottolineare il grande feeling di Yeman con le corse sui prati c'è anche il numero di medaglie europee under 20 conquistate in questa specialità, 5 in tutto dal 2013 ad oggi: 2 ori individuali (2014-2015) oltre ad un bronzo (2013), un oro (2014) e un argento a squadre (2015). Per lui in bacheca anche il bronzo dei 5000 metri centrato la scorsa estate agli Europei Juniores di Eskilstuna. Da notare che nella storia dell'EuroCross solo altri due atleti erano riusciti nell'impresa della doppietta junior: il russo Yevgeniy Rybakov (2002 e 2003) e l’ungherese Barnabas Bene (2004 e 2005). Prima di Crippa, Andrea Lalli nel 2006 era stato l'unico italiano capace di conquistare il titolo di categoria.     

La storia di Crippa parte da lontano, dall'Etiopia dove è nato il 15 ottobre del 1996. La guerra civile lo ha strappato alla sua famiglia, originaria del Nord-Est del Paese, e lo ha portato in un orfanotrofio di Addis Abeba, dove è stato adottato da bambino con i 5 fratelli da una coppia milanese. La nuova famiglia si è poi stabilita in Trentino, a Montagne vicino Tione. La corsa, però, c'è sempre stata nella sua vita. «Quando ancora vivevo a Dessie (a 400km dalla capitale, ndr) io e gli altri bambini del mio villaggio non stavamo fermi un attimo. A sei anni inseguivamo le mucche che pascolavano e facevamo anche quattro chilometri a piedi per andare a predendere l'acqua al fiume con i secchi. In Italia ho trovato una nuova casa, ho la fortuna di fare l'atleta professionista con le Fiamme Oro ed oggi è stato bello perchè mio padre Roberto è venuto a vedere la gara qui a Hyères».

È stata una vittoria facile?    
«Sinceramente ero qui per vincere e basta. In gara all'inizio sono stato tranquillo, scrutavo le mosse dei miei avversari, ma ad un certo punto non avevo più voglia di stare in mezzo al gruppo. Così ho preso e me ne sono andato per conto mio. Un azzardo? Non direi: sapevo quello che stavo facendo e poi il mio coach era lì che correva da una parte all'altra per farsi sentire».

L'allenatore di Yeman è l'ex mezzofondista azzurro Massimo Pegoretti che lo segue dal 2011 dopo la scomparsa di Mauro Borsari, il tecnico che aveva avviato alla corsa l'azzurrino ex calciatore. «I miei primi ricordi di Yeman - racconta Pegoretti - sono di quando era cadetto. Già allora si vedeva che aveva una bella grinta e tanta determinazione. Caratteristiche che ha dimostrato di possedere anche oggi: l'autorevolezza con cui ha vinto è stata impressionante. Penso, però, che la delusione per il bronzo di Eskilstuna sui 5000 metri sia stata molto utile per motivarlo e farlo arrivare qui con le giuste ambizioni».  

Com'è il vostro rapporto?
«Per me e mio fratello Neka (domenica 34° tra gli under 23, ndr) - spiega Crippa - Massimo è stato subito come un secondo padre. Si è sempre preso cura di noi con grande attenzione». «Yeman e Neka - aggiunge il coach - sono due atleti dalle caratteristiche molto diverse: uno ha grandi potenzialità e brillantezza in pista, l'altro è ormai proiettato sulla strada delle distanze più lunghe».    

Progetti per il futuro?
«Ora ho in programma qualche gara: il 31 dicembre la BOclassic e il 6 gennaio il Campaccio. Poi penso un altro cross internazionale, i Campionati Italiani di campestre e forse un 3000 indoor agli Assoluti».

E l'esordio su pista all'aperto?
«Stiamo ragionando - spiega Pegoretti - di iniziare dai 1500 a maggio, ma l'obiettivo è cercare un bel 5000 per puntare al minimo (13:40.00) per gli Europei di Amsterdam». Crippa ha attualmente al suo attivo primati personali di 3:43.44 nei 1500 e di 13:58.31 nei 5000 metri. «Ora mi aspetta per davvero l'atletica dei grandi - aggiunge Yeman -. Poter esordire in Nazionale assoluta nel 2016 sarebbe fantastico e lavorerò duro per riuscirci. Olimpiadi? Sono il sogno di ogni atleta: Rio magari è troppo presto per me, ma a Tokyo nel 2020...».  

Agli EuroCross 2015, intanto, sei tornato sul podio anche con la squadra: argento a soli due punti dai padroni di casa delle Francia.
«Venendo da una famiglia così numerosa per me stare in gruppo è normale. Questi ragazzi, però, non sono solo atleti, ma amici anche al di fuori dell'atletica. Ed è questa forse la ragione che ci ha reso tanto uniti». 

Qui sotto il video della volata finale di Yeman di domenica scorsa.

 
Junior Men

A superb finish in the Junior Men. Crippa, Palcau and Lahoufi take the top three spots. #Hyeres2015

Posted by European Athletics on Domenica 13 dicembre 2015

 

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