«I gay sono peggio degli animali», pioggia di critiche su campione di boxe
Manny Pacquiao non più idolo assoluto dei filippini. Le frasi omofobe che l’otto volte iridato di boxe ha detto intervenendo in un dibattito dell’emittente Tv5, che presentava alcuni candidati a un seggio da senatore nelle elezioni di maggio, potrebbero alienargli parecchie simpatie. Anche se, resosi conto della gaffe, il pugile ha (un pò tardivamente) cercato di scusarsi.
Il concetto che aveva espresso Pacquiao era semplice, almeno per lui: «I gay sono peggio degli animali». «Si tratta di buon senso - aveva aggiunto -, vedete per caso animali che si accoppiano con esemplari dello stesso sesso? Gli animali sono migliori perchè sanno distinguere i maschi dalle femmine. Se gli uomini vanno con gli uomini e le donne vanno con le donne, allora sono peggio degli animali».
Non appena l’etere ha rilanciato le parole della «leggenda» della nobile arte, che ad aprile tornerà sul ring contro Tim Bradley, è successo un putiferio, con reazioni a catena e inviti a boicottarlo alle elezioni, oltre ad accuse, insulti e ironie varie come quella dell’attore Vice Ganda, omosessuale dichiarato, che ha invitato «gay, bisessuali e transgender a pregare per Pacquiao».
Il pugile, che prima di convertirsi alla Chiesa Evangelica e di diventareesponente del partito cristiano conservatore è stato un playboy, cantante e giocatore d’azzardo, ha provato a ribattere spiegando che «preferisco obbedire ai comandamenti del Signore che cedere al desiderio della carne. Coloro che si comportano in modo sbagliato, come gli idolatri, gli adulteri e gli uomini che fanno sesso con altri uomini, non entreranno nel regno di Dio. Non condanno nessuno, ma dico solo la verità contenuta nella Bibbia». Controreplica di Ganda: «Molti credono di poter giudicare solo perchè fanno campagna elettorale con la Bibbia in mano, ma il Senato ha bisogno di gente esperta, non di profeti ciechi».
Insomma, un vero e proprio putiferio che a Pacquiao rischia di far perdere non solo il seggio senatoriale per il quale concorre, ma anche la concentrazione per un match, la nuova sfida con Bradley, al quale tiene molto. Dopo un intervento anche di alcuni sponsor, e resosi forse conto di ciò che aveva provocato, «Manny» ha fatto parziale marcia indietro postando un video di scuse su Facebook: «Mi scuso per aver ferito delle persone, paragonando gli omosessuali agli animali. Per favore, scusatemi! Dio vi benedica tutti».
Ma c’è anche da dire che nelle Filippine, paese all’80% cattolico e dove le unioni gay sono vietate, non tutti se la sono presa, e c’è stato anche chi gli ha dato ragione. Anche perché i filippini non hanno dimenticato che nel 2013, quando il passaggio del supertifone Haiyan devastò una parte del paese, Pacquiao interruppe ogni altra attività e corse in aiuto dei feriti e dei senza tetto, pagando di tasca propria soccorsi ed emergenze varie. Ecco perché, secondo qualcuno, a uno così si può perdonare anche una brutta scivolata verbale, senza dimenticare che il partito cristiano conservatore ha non pochi simpatizzanti.