«Grazie Dio per il calcio, per Maradona» Trent'anni fa l'epica doppietta
22 giugno 1986, stadio Azteca di Città del Messico, quarti di finale del Mondiale. In campo Argentina e Inghilterra. Non solo una partita di calcio: ci sono di mezzo le Malvinas, una storica rivalità, l'espulsione vent'anni prima di Antonio Ubaldo Rattin, le operazioni militari di Margaret Thatcher. In campo c'è soprattutto Diego Armando Maradona. Al sesto minuto del secondo tempo il primo gol del Pibe. O meglio, mezzo gol del Pibe e l'altro mezzo «de Dios», come il campione stesso dichiarò a fine gara.
«Un poco con la cabeza de Maradona y otro poco con la mano de Dios»
Cinque minuti dopo la seconda impresa di Maradona, che prende palla a metà campo, mette a sedere mezza nazionale inglese e deposita in rete quello che venne eletto il gol del secolo. Ma descriverlo non serve, bisogna guardare, ascoltando la telecronaca originale di Víctor Hugo Morales.
[[{"type":"media","view_mode":"media_large","fid":"1418906","attributes":{"alt":"","class":"media-image"}}]]
Solo a nove minuti dal termine l'Inghilterra accorciò le distanze con Gary Lineker, ma l'Argentina vinse comunque l'incontro e poté accedere alle semifinali e, soprattutto, Maradona entrò ufficialmente nella leggenda del calcio. E negli incubi degli inglesi.
LA MANO DE DIOS
[[{"type":"media","view_mode":"media_original","fid":"1418916","attributes":{"alt":"","class":"media-image"}}]]