Super Federer in difficoltà si salva nei quarti batte Cilic al quinto set sventando 3 match ball
Saranno Roger Federer e Milos Raonic a giocare la semifinale della parte alta del tabellone di Wimbledon. Nei quarti il 34enne di Basilea, numero tre del seeding, ha battuto per 67(4) 47 63 76(9) 63, in 3 ore e 17 minuti di gioco, il croato Milos Raonic, nona testa di serie, dopo aver annullato tre match-point nel quarto set. Il 25enne canadese di origini montenegrine, sesto favorito del seeding, ha sconfitto per 64 75 57 64, in due ore e 31 minuti di partita lo statunitense Sam Querrey, numero 41 del ranking mondiale e 28esima testa di serie.
Non aveva scelto un super-coach a caso Raonic per la stagione sull'erba. Aveva chiesto aiuto a John McEnroe per provare a realizzare un sogno - vincere Wimbledon - e fin qui ha avuto ragione. Anche perché Querrey gli ha dato una mano levandogli di mezzo di Nole. Certo, il ragazzone di Podgorica ci ha messo del suo. Soprattutto quando negli ottavi contro Goffin (n. 11) ha fatto qualcosa che mai gli era riuscita in carriera: recuperare uno svantaggio di due set a zero. Contro Querrey nei quarti avrebbe potuto chiudere in tre set se non si fosse distratto un po' nell'undicesimo gioco del terzo parziale quando ha concesso una fatale palla-break con un doppio fallo che poi il californiano ha sfruttato con una volée di diritto vincente. Ad ogni modo è sembrato sempre in pieno controllo e nel decimo game della quarta frazione ha chiuso il discorso grazie ad uno scuagurato doppio fallo di Querrey seguito da un errore con la volée di diritto.
Il re c'è, magari un po' ammaccato e non al meglio ma c'è. E guai a darlo per finito prima di avergli stretto la mano sotto rete. Chiedere a Cilic - al quale non sono bastati tre match-point tre - per informazioni. Saranno Roger Federer e Milos Raonic a giocare la semifinale della parte alta del tabellone di Wimbledon. Nei quarti il 34enne di Basilea, numero tre del seeding, ha battuto per 67(4) 46 63 76(9) 63, in 3 ore e 17 minuti di gioco, il croato Marin Cilic, nona testa di serie, dopo aver annullato tre match-point nel quarto set. Il 25enne canadese di origini montenegrine, sesto favorito del seeding, ha sconfitto per 64 75 57 64, in due ore e 31 minuti di partita, lo statunitense Sam Querrey, numero 41 del ranking mondiale e 28esima testa di serie. Nel bilancio dei precedenti Federer è avanti per 9-2 su Raonic ma il canadese ha vinto l'ultima sfida quest'anno in finale a Brisbane. Due i match sull'erba: uno a Wimbledon, proprio in semifinale, due anni fa con il successo dello svizzero in tre set, ed un altro ad Halle nei quarti del 2012 vinto sempre da Federer ma solo al tie-break del terzo set.
IL MATCH DEL TORNEO - Almeno fin qui quella giocata da Federer e Cilic è stata la partita più bella, per colpi e per intensità. Lo svizzero giocava i quarti a Wimbledon per la quattordicesima volta ed aveva sempre vinto nei sei precedenti con il croato, tranne che in un'occasione: in semifinale agli Us Open del 2014 quando poi Marin avrebbe vinto il torneo (battendo Nishikori).
Cilic parte come un treno vince al tie-break per 7 punti a 4 un equilibratissimo primo set (76) dove è lo svizzero, però, a fare più fatica nonostante due palle-break offerte dal croato nel quinto gioco. Anche il secondo set finisce nelle mani del 27enne di Medjugorje (64) che nel terzo parziale potrebbe chiudere il discorso: nel settimo game infatti Federer va sotto 0-40 ma il croato non ne approfitta. Al contrario è il 34enne di Basilea ad infilare un parziale di 14 punti a 5 che gli permette di strappare il servizio a Cilic - per la prima volta nel match - all'ottavo gioco e di aggiudicarsi il terzo set (63). Nella quarta frazione, nel quarto game, il croato fallisce due chance di break e nel gioco successivo è lui a restituire il favore ma si salva con tre ace ed un servizio vincente. Nel decimo gioco Cilic fallisce un match-point spedendo fuori la risposta: nel dodicesimo game è bravo Federer ad annullarne un altro con un ace. Si va al tie-break dove in vantaggio per 7-6 il croato fallisce un terzo match-point. Federer combatte come un leone ed alla quinta opportunità pareggia il conto dei set aggiudicandosi per 11 punti a 9 il tie-break. Nel quinto set un Roger rigenerato rispolvera il suo tennis migliore mentre nel box del croato Goran Ivanisevic si morde nervosamente le unghie: nell'ottavo gioco un dritto del croato fuori regala il break allo svizzero che non se lo fa ripetere due volte e nel nono game sigla il successo con due ace. E per la nona volta in carriera riesce a rimontare uno svantaggio di due set a zero (l'ultima volta l'impresa gli era riuscita agli Us Open del 2014 contro Gael Monfils, sempre salvando match-point).