Cagnotto-Dallapè, splendido argento a Rio Davanti a loro solo le fuoriclasse cinesi

Finalmente sono lacrime di gioia. Francesca Dallapè e Tania Cagnotto hanno sconfitto il tabù olimpico: la finale dei tuffi sincronizzati dal trampolino di tre metri ha regalato infine l'argento alla coppia azzurra, un argento che va a cancellare la grande delusione di quattro anni fa a Londra, quando prima dell'ultimo turno di tuffi la situazione era del tutto analoga a quella di Rio: Francesca e Tania seconde solo alla Cina. Poi il quinto tuffo della finale aveva cancellato tutto, facendole scendere dal podio per un nulla. 

Oggi no. Anzi, nell'ultimo tuffo la trentina Dallapè e la bolzanina Cagnotto non hanno tentennato: 74,70 punti nel doppio e mezzo in avanti per rendere di fatto impossibile il ritorno delle altre coppie e mettere in cassaforte un argento che profuma di storia.

 

Una gioia immensa per le due atlete, che hanno commentato con entusiasmo questa storica medaglia.

Era dal 1980, con il bronzo di papà Giorgio Cagnotto che l'Italia dei tuffi non saliva sul podio olimpico. Ma soprattutto era ragionevolmente assurdo che una campionessa come Tania non avesse ancora avuto l'onore della medaglia olimpica, tanto a livello individuale quanto a livello sincronizzato con Francesca che con lei domina in Europa da otto anni.

Ed è una medaglia storica anche per lo sport trentino: Francesca Dallapè è la seconda atleta di sempre a conquistare una medaglia olimpica, venti anni dopo l'argento di Lorenzo Bernardi nel volley ad Atlanta. Ma se nel 1996 quell'argento fu condito da malcelata delusione, oggi c'è spazio solo per la gioia, in uscita dall'acqua ma anche sul podio, con la medaglia ricevuta dalle mani italiane di Mario Pescante (membro del Cio) e Paolo Barelli, presidente della federazione europea.

Euforia a Villamontagna, dove il comitato carnevale dell'abitato, infatti, ha allestito un maxischermo presso il "Dylan bar", offrendo un'occasione di aggregazione e di svago aperta a tutti. Serata da ricordare. 

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