Rio, tuffatori in ansia per la piscina verde
Da un azzurro cristallino ad un verde torbido, più simile ad un lago che a una piscina olimpica. La qualità dell’acqua di Rio è stato un argomento scottante, già prima dell’inizio delle Olimpiadi, visto che l’inquinamento delle acque in cui si svolgono le gare di canottaggio è una questione seria. La presenza di virus è stata accertata, a causa dell’ondata di liquami e rifiuti prodotta dai 12 milioni di abitanti della regione, che in gran parte finisce nelle acque dei fiumi.
A scatenare il caso della piscina «verde» del Centro Aquatico Maria Lenk, all’interno del parco Olimpico di Rio de Janeiro, che lunedì non presentava nulla di strano, sono stati gli stessi tuffatori, sorpresi di trovarsi di fronte un tale spettacolo, che però assicurano gli organizzatori non mette in pericolo la salute degli atleti. «Abbiamo provato anche l’ebbrezza di tuffarci in un lago», ha subito commentato Tania Cagnotto, argento nel sincro da tre metri, attesa ora alla prova individuale del trampolino, anche se il primo a denunciarlo, via twitter, è stato il tuffatore britannico Tom Daley, postando una foto delle due piscine (quella del sincro ha un colore normale) accompagnata dal commento «Emmmm... cos’è successo?!».
Con un giorno di ritardo gli ha risposto il comitato organizzatore con tanto di scuse agli atleti: «La salute non è assolutamente a rischio. Abbiamo fatto diversi test e possiamo garantire che risponde ai requisiti richiesti. È soltanto una questione di alcalinità dell’acqua. Tornerà tutto alla normalità entro oggi».
Intanto sui social i tuffatori sono scatenati, c’è chi sostiene - ovviamente scherzando - che la scelta del verde è un omaggio ai colori, verde-oro, della bandiera del Brasile, mentre lo statunitense David Boudia si è chiesto se il tutto fosse dovuto ad una celebrazione di San Patrizio in anticipo. Scherzi a parte, c’è anche chi preferisce il verde, come la tuffatrice canadese Meaghan Benefeito, che ha vinto la medaglia di bronzo nel sincro insieme a Roseline Filion: «Nei giorni di sole l’azzurro dell’acqua può rendere ancora più arduo un tuffo - ha ammesso - a causa della difficoltà nel distinguere cielo e acqua durante le rotazioni. Ben venga il verde». Purtroppo per lei gli organizzatori sono già a lavoro per una piscina «dipinta» di blu.