Rio 2016, l'ottavo oro arriva da Elia Viviani Il veronese primo nel ciclismo su pista
Elia Viviani ha vinto la medaglia d'oro nell'omnium, specialità del ciclismo su pista, ai Giochi Olimpici di Rio de Janeiro. Il 27enne veronese di Isola di Scala, sesto a Londra2012, edizione a cinque cerchi in cui fu inserito l'omnium per la prima volta, riesce nell'impresa sull'anello del Rio Olympic Velodrome nonostante una caduta nelle fasi iniziali della gara che avrebbe potuto rovinarne i piani. Con un totale di 207 punti, precede il britannico Mark Cavendish, argento con 194, ed il danese e olimpionico uscente Lasse Norman Hansen, bronzo con 192.
Settimo dopo lo scratch, quinto dopo l'inseguimento individuale, secondo dopo la corsa ad eliminazione, vinta dal veneto che su strada corre con la maglia del Team Sky, in testa dopo il chilometro da fermo, ancora leader dopo il giro lanciato, Viviani ha confermato tutto il suo valore anche nella temutissima corsa a punti. L'azzurro comincia bene, marcando stretto Cavendish, però prima del quinto dei 16 sprint in programma cade a terra, assieme ad altri corridori tra cui il coreano Park, immobilizzato e portato via in barella.
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Il veronese si rialza ma accusa il colpo, così Hansen si riporta pericolosamente sotto, mentre 'Cav' continua a risalire nello score. È una lotta senza esclusione di colpi di reni ma Viviani non perde la calma, vince la terz'ultima e penultima volata, poi gestisce le forze prima di alzare le braccia al cielo per godersi un oro più che meritato con un giro di pista col tricolore. L'Italia della pista non vinceva un titolo olimpico da Sydney2000, edizione in cui Antonella Bellutti si impose nella corsa a punti.