Roger Federer è infinito Trionfo agli Australian Open
Una vera e propria leggenda del tennis mondiale. L’intramontabile Roger Federer rientra dopo sei mesi di stop e conquista gli Australian Open, primo slam della stagione, superando un altro grande, ovvero Rafael Nadal, dopo cinque set intensi e spettacolari chiusi con il punteggio di: 6-4, 3-6, 6-1, 3-6, 6-3.
Nel tennis non esiste il pareggio ma oggi lo avrei accettato volentieri
A Melbourne lo svizzero non trionfava dal 2010 e questa vittoria è la diciottesimo in un grande slam. L’ultima vittoria l’aveva ottenuta a Wimbledon nel 2012. Federer e Nadal tornavano a sfidarsi in una finale Slam per la nona volta, ma la prima dopo cinque anni e mezzo. Alla fine del 2016 per la prima volta dopo 14 anni era scivolato fuori dai top ten: grazie al trionfo australiano è risalito in decima posizione.
Nel primo set tutto bene per lo svizzero: break al settimo game e 6-4 finale. Il secondo, invece, gli è sfuggito in breve temponon solo per essersi un tantino rilassato ma perchè Nadal ha messo in campo tutto il suo orgoglioso come solo i campioni veri sanno fara. Subito 4-0 per Rafa e poche possibilità per Federer di poter ribaltare la situazione; si chiude sul 6-3.
Copione esattamente opposto nel terzo parziale: dopo aver cancellato tre palle break con altrettanti ace nel game di apertura, a scappare in avanti è stato Federer, che ha strappato per due volte il turno di battuta al rivale con una serie di risposte aggressive che hanno sorpreso il maiorchino: 6-2 con una volèe smorzata di rovescio. Ma non è affatto finita.
Rafa Nadal si è ripreso: Federer è indietreggiato quel pizzico che ha permesso allo spagnolo di dominare gli scambi. Quarto set 6-3 con break sul 2-1, quindi nel quinto Nadal è partito strappando ancora il servizio all’avversario, che al cambio di campo aveva chiesto l’intervento del medico per un dolore alla gamba destra.
Sul 2-1 ha annullato una palla break con un rovescio bimane incrociato che ha lasciato fermo Federer, che però si è rifatto sul 3-2 centrando il break alla seconda occasione: 3-3. Federer ha vinto in quel preciso istante, mentre Rafa è crollato. È andato sotto 0-40 al turno di battuta (in pratica tre match point di fila), ha rimontato fino al 40 pari, ha annullato una quarta palla break, poi è stato trafitto dalla quinta.
Quando lo svizzero è andato a servire sul 5-3 sulla Rod Laver Arena è calato un silenzio surreale: 0-30, 15-30 con un ace, 15-40, 30-40 ancora con un ace, 40-40 con un diritto vincente a uscire. Quindi il match point: una risposta lunga dello spagnolo e nuova parità su un diritto out dello svizzero. Ace e secondo match point: il diritto di Federer ha appena pizzicato la riga, come confermato dall’occhio di falco e vittoria per Federer.
Subito dopo la gara i due protagonisti si confermano grandi campioni di stile anche nelle parole.
«Voglio congratularmi con Nadal per la sua splendida partita - afferma Federer - quando ci siamo visti 4-5 mesi fa non avremmo mai pensato di potere essere qui in finale, mi andava bene anche perdere oggi, era già stroardinario essere qui. Nel tennis non esiste il pareggio ma oggi lo avrei accettato volentieri. Tutti dicono che lavorano duro, io cerco di non urlarlo, ma ce l’abbiamo fatta tutti insieme, grazie al mio team».
«Congratulazioni a Roger e al suo team - dice Nadal - Straordinario giocare così bene dopo tanto tempo, immagino abbia lavorato tantissimo. Personalmente per la prima volta in carriera sono stato un mese intero in Australia, mi sono divertito tanto, il pubblico mi ha sempre incoraggiato qui e questo ha reso tutto indimenticabile. Questo torneo sarà sempre nel mio cuore. Ho avuto momenti difficili e duri con infortuni ed è stata dura non potere compertere al meglio, ma ho fatto tanto per essere qui stasera, è stata una bellissima partita e Roger è stato un tantino più bravo di me e ha meritato di vincere. Io ci riprovero e combatterò per il resto della stagione. È la terza volta che mi porto a casa il piatto, la coppa è meglio».