Mezzogiorno di fuoco al Palatrento
Trento - Venezia da 1X2. Gara da incognite, insomma. E non solo perché quello che si giocherà oggi alle 12 al PalaTrento (e in diretta televisiva su Sky Sport) è un anticipo in cui seconda e dodicesima in classifica hanno simili possibilità di vincere e di portarsi a casa i due punti. A rendere piena di incertezze la sfida anche i punti interrogativi che riguardano le formazioni. Provare a buttare giù due quintetti di partenza diventa impresa particolarmente difficile per chi non è nella testa dei due coach. Buscaglia, per esempio, opterà ancora per un inizio con il doppio play - Craft più Forray - per aggredire fin da subito gli esterni veneziani, oppure tornerà all'antico con Flaccadori? E poi, toccherà a Beto Gomes occupare lo spot titolare da ala piccola o il coach gli preferirà un Devyn Marble con una settimana in più di allenamenti e di integrazione tattica con i compagni?
D'altra parte anche coach Walter De Raffaele dovrà mettere mano al suo quintetto titolare. E non solo per via dell'indisponibilità del giovane talento Stefano Tonut, operato un mese per un ernia alla schiena e ancora in fase di recupero. Rispetto alla gara di domenica scorsa persa a Capo d'Orlando c'è infatti da fare i conti con gli acciacchi di Tyrus McGee (principio di bronchite) e con le precarie condizioni di Michael Bramos (virus influenzale).
Per questo De Raffaele potrebbe optare per un quintetto «muscolare» con Bramos guardia e Ejim ala, ma potrebbe anche decidere di promuovere in quintetto Ariel Filloy da numero 2, scommettendo sulla «partenza» nei 5 di Forray per Trento. Pretattica a parte, quella di mezzogiorno sarà comunque una partita interessante, a cui entrambe le squadre hanno da chiedere qualcosa. Alla Dolomiti Energia, dopo le due belle vittorie di inizio del girone di ritorno, serve la conferma che la «mezza rivoluzione» tecnica operata dal gm Trainotti a fine andata è stata una decisione giusta: con l'arrivo di Sutton (e in seconda battuta di Marble) la squadra ha cambiato fisionomia diventando più piccola ma più feroce in difesa e ancora più veloce in attacco.
Contro un reparto «lunghi» solido come quello veneziano - formato dal centro titolare Hagins (8 punti e 4 rimbalzi) e dagli esperti rincalzi Ress e Ortner, oltreché dalle ali Peric (11,4 punti e 6,2 rimbalzi) e Ejim (11,1 e 5,8) - i vari Baldi Rossi, Sutton, Hogue e Gomes sono chiamati alla «prova del 9». Per quanto riguarda Venezia, i ragazzi di De Raffaele devono dimostrare - nonostante i problemi di formazione - di avere testa, nervi e muscoli per restare tra le prime della classe. Un banco si prova non da poco per una squadra che punta a fare esperienza di situazioni «svantaggiose» in vista delle fasi calde dei playoff in cui, verosimilmente, ci sarà da battagliare contro squadroni come Milano ed Avellino.
Di sicuro De Raffaele si attende miglioramenti rispetto alla gara d'andata quando al Taliercio la sua squadra segnò appena 59 punti venendo maltrattata da una Dolomiti Energia allora guidata da un ottimo David Lighty (16 punti).