Hogue: «Cantù squadra fisica, serve intensità in difesa»
Una squadra dall’attacco di notevole talento, con lunghi di grande fisicità, contro l’atletismo e l’aticipità del team con la difesa più efficiente della lega. Questi alcuni dei temi della sfida tra Mia Cantù e Dolomiti Energia Trentino, in programma domenica alle 18.15 al PalaDesio (radiocronaca diretta su Radio Dolomiti, differita domenica alle 00.30 su Trentino TV) e presentata oggi dall’assistant coach Davide Dusmet e dall’ala bianconera Dustin Hogue.
Per Davide Dusmet «la gara di domenica contro Cantù sarà una partita importante perché ci darà l’occasione di provare a scalare ulteriori posizioni in classifica in vista dei play-off. Sarà un match difficile, contro una squadra di grande talento che nell’ultimo impegno della stagione davanti ai propri tifosi vorrà sicuramente fare bella figura, regalando loro una vittoria. Noi veniamo da una buona settimana di allenamento, i ragazzi sono molto concentrati e hanno lavorato con grande motivazione per fare una buona partita. All’andata facemmo una discreta gara, ma una serata no al tiro da tre punti condizionò in modo importante il risultato. Quel precedente, unito al fatto che l’assenza di Darden lascerà ai nostri avversari più opzioni sotto canestro che sul perimetro, ci fa credere che potremmo trovare, come ci è capitato spesso in questo ritorno, una squadra pronta ad attaccarci sotto canestro e ad usare la zona. Abbiamo lavorato molto su questi aspetti del gioco e, anche grazie agli sforzi di chi come Dustin sta facendo grandi sacrifici per giocare contro avversari più alti e potenti di lui, pensiamo di essere pronti alla sfida».
Anche Dustin Hogue è convinto che «sarà una partita molto dura». «Cantù - spiega l’ala americana - è una buona squadra, con tanti ottimi giocatori guidati dalle qualità di un lungo come JaJuan Johnson e di una point guard come Zabian Dowdell. Sarà una sfida tra una squadra dall’attacco molto forte, Cantù, e un team come il nostro che fa della propria difesa il suo punto di forza. Il match up contro Johnson? Mi motiva, lo vivo come una sfida contro uno dei giocatori più forti della lega, ma non sento pressione particolare per questo. Il lavoro che la squadra ha fatto nelle ultime settimane per aiutarmi a gestire ogni domenica accoppiamenti difficili, contro giganti di taglia superiore alla mia, mi dà fiducia. Non sarò solo a lottare su ogni rimbalzo o a difendere in post basso, ci sarà un grande lavoro di squadra a coprirmi le spalle. E gente come Toto o Aaron non perde occasione, giorno dopo giorno, allenamento dopo allenamento, per aiutarmi a costruire situazioni offensive in cui riuscire ad essere pericoloso contro avversari fisicamente più grossi di me. I play-off? Presto per pensarci, mancano due partite e vogliamo sfruttarle per migliorare la nostra posizione di classifica».