F1, Hamilton grato a Vettel «per le sue debolezze»
«È bello aver visto alcune delle su debolezze quest’anno». A parlare così di Sebastian Vettel, suo rivale nella corsa al titolo mondiale piloti è Lewis Hamilton. Dopo tre vittorie di fila il pilota anglocaraibico della Mercedes è passato da 14 punti di ritardo a 28 di vantaggio sul collega tedesco della Ferrari, ma ha anche aggiunto che «In ultima analisi penso sia importante rispettare le persone con cui stai lottando» ha spiegato il pilota Mercedes al Jonathan Ross Show su ITV.
«È un atleta incredibile e veramente uno dei migliori piloti che abbiamo visto nello sport. Ma è bello aver visto alcune delle debolezze che arrivano quest’anno e sono grato per queste ultime».
Hamilton per conquistare il suo quarto titolo punta proprio a non commetterne di errori. «Dall’anno scorso, ad esempio, dove ci sono stati molti errori, questo è un anno che cerco di concentrarmi sul non fare errori e sembra funzionare». Hamilton ha un contratto fino al 2018 con Mercedes, ma è pronto per iniziare a parlare di un nuovo accordo alla fine della stagione in corso. «Ci sono stati colloqui e ho sicuramente pensato anche a ritirarmi. Perché ci sono momenti in cui ho pensato che ci sono altre cose che voglio fare» ha detto Lewis. «Ma adesso siamo al caldo di questa battaglia e io lo adoro più che mai. L’allenamento, tutto il lavoro che hai fatto e l’avere la possibilità di mostrare le tue abilità, è la sensazione più grande che mai. Quindi continuerò a continuare finchè riesco a vedere cosa posso fare».
Hamilton ha anche aggiunto di cominciare a concentrarsi molto di più su una vita al di fuori dello sport, con la musica che è la sua passione principale. «Ogni anno che passa sto sempre valutando tutto questo. Guarda tutti i piloti di Formula 1 in passato - quando sei in F.1 sei al centro della scena, sei in cima al mondo ma poi è solo discesa da allora in poi. Non guadagni gli stessi soldi e non c’è una grande quantità di opportunità perchè sei stato in quel mondo così a lungo: e io ci sono da otto anni».