Ribery, Robben, Muller, Boateng e Hummels: ecco la fronda Bayern anti Ancelotti
Nessun giallo nella cacciata di Carlo Ancelotti dal Bayern Monaco. Il presidente del club, Uli Hoeness, ha voluto spazzare via voci, sospetti e depistaggi che spesso accompagnano un esonero, dichiarando apertamente come il tecnico italiano avesse cinque «nemici» nello spogliatoio, «le stelle della squadra».
La stampa tedesca non esita ad elencarli: Ribery, Robben, Muller, Boateng e Huemmels, con qualche dubbio su quest’ultimo. «Non puoi averli contro», ha insistito Hoeness per spiegare l’esonero, le cui radici affondano nella scorsa stagione, con i primi mugugni dei senatori non più titolari inamovibili. Non manca però chi, come l’ex nerazzurro Andreas Brehme, non crede in tale versione e sostiene invece che sia stato proprio Hoeness a fare la fronda come l’italiano.
Il mix di contestazione silenziosa e di risultati non considerati all’altezza delle aspettative, specie sul fronte Champions League, ha comunque minato pian piano il trono dell’allenatore e il ko di mercoledì a Parigi - dove il tecnico, forse anche come ultima sfida, non ha schierato Ribery, Robben e Huemmels - è stato fatale. Il Bayern riparte ora da Willy Sagnol, il cui peso specifico è ben diverso rispetto a quello del suo ex capo ma che avrà il massimo sostegno dai «rivoltosi», e approfitterà della sosta per le nazionali per guardarsi intorno e cercare un sostituto.
Il mirino è puntato sul tedesco Thomas Tuchel, l’ex allenatore del Borussia Dortmund che attualmente è libero e piace molto ai vertici del club bavarese.
L’uomo di Reggello, invece, ha orizzonti diversi. Forse domenica sarà libero di seguire Milan-Roma, la sfida di campionato tra le sue due ex squadre, mentre lunedì sarà a Gerusalemme, per tenere uno speciale allenamento tra le mura della città vecchia dedicato ai bambini, nell’ambito del progetto Assist for peace. «Verrà presto in Italia, deve andare a Torino per un premio letterario», ha detto il presidente del Coni, Giovanni Malagò, che gli ha telefonato dopo l’esonero. Un messaggio di solidarietà anche da Pep Guardiola. «Ho una grande stima per Carlo - ha affermato il suo predecessore al Bayern -. Sono sicuro che si riprenderà al più presto». Le possibili pretendenti non mancano, anche se l’ingaggio di «re Carlo» è pesante come il suo palmares. Si farebbe avanti il Milan, se Montella dovesse deludere, si parla di Roma, ma anche di Cina.
La stampa inglese suggerisce un interesse del West Ham, in Francia lo si accosta al Psg per tentare finalmente l’assalto alla Champions League se anche quest’anno l’ambizioso club francese dovesse mancarlo.