Champions, Juve attenta Il Real di CR7 ha ancora fame
Higuain contro Ronaldo, Messi contro Dzeko, Salah contro Aguero, Muriel contro Lewandovski. Lo spettacolo della Champions torna ad ammaliare la sua fedele platea planetaria, reso più affascinante dal contesto dei quarti di finale. Barcellona e Bayern sembrano nettamente favoriti su Roma e Siviglia, mentre per Manchester City e Real Madrid appare piu consistente l’ostacolo di Liverpool e Juventus. Nei quarti di Europa League Lazio, Arsenal e Atletico Madrid hanno legittime ambizioni di semifinali mentre c’è più incertezza tra Lipsia e Marsiglia.
Per tre giorni spettacolo assicurato nei quarti d’andata, con segnali positivi provenienti dai test di campionato. In preparazione della Champions le sole a non vincere sono state Siviglia e Barca (nello scontro diretto) e la Roma.
La prima delle due gare più equilibrate va in scena a Torino. Arriva il Real che ha fatto riposare Ronaldo, ma la Juve non può pensare di trovarlo stanco: cinque palloni d’Oro, 117 gol in Champions, 443 nel Real Madrid, 37 in una stagione modesta per la sua squadra sono l’impareggiabile biglietto da visita del portoghese. In Liga a timbrare il successo col Las Palmas ci hanno pensato il redivivo Bale e Benzema. La Juve non perde un colpo e sta archiviando il settimo scudetto, ma pensa al tabù Champions con le tante finali perse, le ultime due proprio col Real Madrid. La voglia di rivalsa è tanta ma ci vorrà una doppia complessa impresa per riuscirci. Dopo che ha fatto cilecca il potente Psg ci vorrà mestiere, cuore, tecnica e strategia, doti che la Juve possiede in maniera copiosa.
Molto più indirizzato sembra invece il pronostico dell’altra sfida di domani, Siviglia-Bayern. Montella ha raddrizzato la rotta iberica, specie nelle Coppe con le imprese contro Simeone e Mourinho, e la squadra molto italiana (Vazquez, Muriel, Banega, Correa, Kjaer) è anche in forma, tanto che c’è voluto l’ingresso di Messi per riequilibrare la sfida di sabato col Barca. Ma anche i bavaresi sprizzano salute: Heynckes ha rigenerato la squadra che da dicembre ha vinto 15 gare, con un pari e un ko ininfluente col Lipsia. Sabato ha umiliato 6-0 il Dortmund e e lo scudetto dovrebbe arrivare con 5 turni di anticipo.
Sono rientrati i dubbi sulle condizioni di Messi, lasciato a riposo in nazionale e scongelato nell’ultima mezz’ora a Siviglia. Il Barca imbattuto, oltre a segnare tanto, ha una delle migliori difese d’Europa. Valverde ha asciugato gli orpelli e il collettivo sopperisce all’addio di Neymar. Una macchina da guerra che sembra fuori della portata di una Roma alterna, che prova a recuperare Nainggolan. Il pronostico sembra una sentenza, ci vorrebbe una prestazione tipo quelle col Chelsea e col Napoli e uno Dzeko trascinatore. Ma i quarti raggiunti dopo 10 anni rendono comunque lusinghiera la stagione europea.
Più complicato l’esito del derby inglese Liverpool-Manchester City. La corazzata Guardiola ha mostrato il miglior calcio europeo in stagione con prestazioni scintillanti, manovra scorrevole e ficcante, gol a grappoli, sia in Premier (che si avvia a vincere con vantaggio siderale) che in Champions, oltre a essersi aggiudicata la Coppa di Lega. Ma il Liverpool di Klopp, dopo la lezione dell’andata (0-5) si è riscattato battendo 4-3 il City nel ritorno in una delle migliori partite dell’anno e può disporre di un Salah in stato di grazia.
In Europa League la Lazio, che ha il miglior attacco in serie A, se gioca concentrata può eliminare il Red Bull Salisburgo, che domina il torneo austriaco, ha buona esperienza internazionale (ha eliminato il Dortmund) e ha i suoi migliori elementi nel centrocampista norvegese Berisha e nell’attaccante israeliano Dabbur. In semifinale dovrebbero accedere l’Atletico di Simeone, l’Arsenal di Wenger e il Marsiglia di Rudi Garcia, se supererà il quotato Lipsia, altra «creatura» Red Bull.