Lake Garda Classic, lampo di Neff davanti all'arcense Bortolotti
Se il buongiorno si vede dal mattino, la Women’s Lake Garda Classic è nata sotto un’ottima stella. Il nuovo evento ciclistico Donne Elite organizzato dal GS Alto Garda ha vissuto martedì 18 Settembre una prima edizione scoppiettante e coinvolgente fino agli ultimissimi metri degli 80,3 km con partenza ed arrivo ad Arco. In cima all’ordine d’arrivo una delle stelle più attese: la svizzera Jolanda Neff, fenomeno delle ruote grasse della MTB che ha scelto Arco e il Garda Trentino per tornare a correre su strada oltre i confini svizzeri per la prima volta dalle Olimpiadi di Rio. Come si dice, buona la prima: ai Mondiali di Innsbruck non partirà fra le favorite, ma guai a darla per sconfitta.
Alle sue spalle, Simona Bortolotti (Zhiraf Guerciotti Selle Italia), nata ad Arco 24 anni fa, ha cullato a lungo il sogno di cogliere in casa la sua prima gioia da Elite. Per lei arriva un secondo posto che vale tanto, stretta fra due ori Europei: quello della Neff, campionessa continentale della MTB, e quello di Marta Bastianelli (Alè Cipollini), la più veloce del gruppo all’inseguimento che è arrivato in scia alle due battistrada, senza però riuscire a superarle.
Bortolotti e Neff erano uscite dal gruppo dopo 35 km, sulla discesa del Passo San Udalrico, insieme ad altre quattro compagne d’avventura: Anna Trevisi (Alè Cipollini), Nadia Quagliotto (Top Girls Fassa Bortolo),Angelica Brogi (Aromitalia Vaiano), e Laura Tomasi (Top Girls Fassa Bortolo). All’ingresso sul circuito finale, le sei di testa transitavano con 45 secondi di vantaggio sul gruppo, poi ampliato ad oltre un minuto nel corso del secondo giro.
Da lì però è partita la riscossa del gruppo, che ha rapidamente risalito la china sotto l’impulso della Valcar e della Alè-Cipollini, quest’ultima con l’intento di portare in volata la favorita d’obbligo, Marta Bastianelli. Un ultimo giro al cardiopalma, una lotta sul filo dei secondi che ha visto il gruppo arrivare con il fiato sul collo delle fuggitive, rimaste in quattro dopo che Brogi e Tomasi si erano rialzate. A poche curve dal traguardo, l’episodio forse decisivo: in un tentativo di allungo, Anna Trevisi scivola e trascina con sé la Quagliotto: alle loro spalle anche il gruppo deve tirare i freni, regalando a Neff e Bortolotti quei pochi metri che servono per giocarsi il successo. Volata senza storia a favore della svizzera, che non a caso è campionessa nazionale anche su strada.
Da segnalare nella top-10 anche il quarto posto della Junior Vittoria Guazzini (Zhiraf Guerciotti Selle Italia), e quinto di Soraya Paladin (Alè Cipollini): insieme alla bella prova di Nadia Quagliotto, sono loro le migliori notizie per il CT Dino Salvoldi, presente ad Arco in veste di spettatore più che interessato.
Da lì però è partita la riscossa del gruppo, che ha rapidamente risalito la china sotto l’impulso della Valcar e della Alè-Cipollini, quest’ultima con l’intento di portare in volata la favorita d’obbligo, Marta Bastianelli. Un ultimo giro al cardiopalma, una lotta sul filo dei secondi che ha visto il gruppo arrivare con il fiato sul collo delle fuggitive, rimaste in quattro dopo che Brogi e Tomasi si erano rialzate. A poche curve dal traguardo, l’episodio forse decisivo: in un tentativo di allungo, Anna Trevisi scivola e trascina con sé la Quagliotto: alle loro spalle anche il gruppo deve tirare i freni, regalando a Neff e Bortolotti quei pochi metri che servono per giocarsi il successo. Volata senza storia a favore della svizzera, che non a caso è campionessa nazionale anche su strada.
Da segnalare nella top-10 anche il quarto posto della Junior Vittoria Guazzini (Zhiraf Guerciotti Selle Italia), e quinto di Soraya Paladin (Alè Cipollini): insieme alla bella prova di Nadia Quagliotto, sono loro le migliori notizie per il CT Dino Salvoldi, presente ad Arco in veste di spettatore più che interessato.