Eurocup, per l'Aquila stasera c'è Ankara
Torna in campo stasera (ore 20.30) per l’Eurocup la Dolomiti Energia Trentino. L’Aquila (1-2) affronta in casa la Turk Telekom Ankara (0-3) nel Round 4 di regular season.
Dopo le opache prestazioni delle ultime settimane (5 sconfitte di fila fra campionato e coppa), coach Maurizio Buscaglia dovrà rinunciare ancora a Beto Gomes, che ha cominciato a svolgere lavoro differenziato dopo la distorsione al ginocchio destro rimediata a Villeurbanne, ma può godersi un Diego Flaccadori al top in carriera per punti (12,9), rimbalzi (3,7) e assist (3,4) nelle sue prime 7 partite stagionali. La guardia bergamasca sabato a Varese ha anche ritoccato i propri primati in punti e triple in una singola partita di Serie A (23 e 5, rispettivamente).
Il Turk Telekom Ankara non ha iniziato nei migliore dei modi la sua avventura europea 2018-19: anche a causa di un calendario particolarmente tosto (Zenit in trasferta, Valencia in casa e ASVEL in trasferta) i turchi non sono ancora riusciti a muovere la propria classifica in un girone C di cui piano piano cominciano a delinearsi i valori. Questo però non può e non deve far pensare ad Ankara come a una squadra di livello inferiore a quelle appena citate, non ultimo per il valore di un paio di giocatori che negli ultimi anni sono stati protagonisti non in EuroCup ma in Eurolega come Kenny Gabriel e Vladimir Stimac. L’ala statunitense ha cominciato la stagione con 11,7 punti di media tirando 7/13 da oltre l’arco, mentre il nazionale serbo viaggia a 12,3 punti con oltre 7 rimbalzi catturati in poco più di 23’ a serata. Occhio anche alle folate offensive del «folletto» TJ Campbell, affrontato da Trento nel 2015-16 quando il play USA vestiva la maglia di Nanterre.
«Dalla trasferta di Varese al di là della sconfitta credo che possiamo portare via qualche buon insegnamento: in attacco abbiamo fatto vedere passi in avanti e qualità che dovremo provare a mantenere nelle prossime partite, a partire da quella di domani contro Ankara» spiega Diego Flaccadori. «In difesa però possiamo e dobbiamo fare di più, sia sugli esterni che sui lunghi avversari, ci occorre crescere di squadra nella transizione difensiva e nella lotta a rimbalzo, fattori che saranno importanti anche contro un’avversaria con giocatori di alto livello offensivo come Ankara».