Finale da Wembley all'Olimpico? Frecciate fra Roma e Londra
Replica piccata di Londra alle parole di Draghi sul possibile spostamento della partita decisiva, se in Inghilterra i dati sulla pandemia saranno allarmanti
ROMA. Sta assumento i contorni dell'incidente diplomatico il confronto a distanza fra il governo italiano e qello britannico sulla sede della finale degli Europei di calcio.
Il premier Mario Draghi, a margine delliincontro di ieri con Angela Merkel, ha risposto ai giornalisti sull'eventuale spostamento della partita da Wembley all'Olimpico, se il trende dei contagi covid in Inghilterra continuerà a crescere.
E oggi da Londra il governo manda a dire che non se ne parla nemmeno.
"La finale del torneo da Wembley a Roma? Mi adopererò affinché non si faccia in Paesi con alti contagi", aveva rispondoil presidente del consiglio a una domanda durante la conferenza stampa congiunta con Merkel.
La Uefa poco dopo lo aveva smentito con una una nota tagliente: "La federazione inglese e le autorità inglesi stanno lavorando a stretto contatto con successo per organizzare le semifinali e la finale di Euro a Wembley e non ci sono piani per cambiare la sede di quelle partite".
"Spostare la finale degli Europei a Roma? Siamo pronti. Dopo successo dell'apertura di Uefa2020 Roma e Italia hanno dimostrato di saper organizzare grandi eventi internazionali", scriveva intanto Virginia Raggi su Twitter -
Infine, il ministro della salute britannico Matt Hancock rispondendo ad una domanda di SkyNews: "La finale degli Europei si svolgerà a Wembley. Sono stato venerdì a Wembley, è stato stupendo sentire di nuovo la folla fare il tifo, abbiamo una grandissima location, spero che Inghilterra, Scozia e Galles vadano avanti".
Incidente chiuso. Forse.