La trentina Alessandra Campedelli lascia l'Iran: «Io una testimonial di libertà»
L'allenatrice di Mori non ha rinnovato il contratto per proseguire il lavoro con la nazionale femminile di pallavolo: è tornata in Italia e in un'intervista all'Adige racconta tutti i limiti che subisce una donna occidentale chiamata a lavorare nella repubblica islamica
TRENTO. Una testimonial di libertà. Si definisce così Alessandra Campedelli, 48 anni, di Mori, ormai ex allenatrice della nazionale iraniana di pallavolo.
Campedelli aveva abbracciato il progetto a inizio 2022, salvo poi tornare in Italia nei giorni scorsi, dopo il mancato rinnovo del contratto con la Federazione nazionale dell’Iran.
Ora l'allenatrice trentina ha già fatto rientro in Italia e in un'intervista sull'Adige di oggi, 10 febbraio, spiega come sono andate le cose: «Sono stata io a non accettare il rinnovo».
E commenta anche il saluto caloroso ricevuto da molte sue ex atlete.
«Per loro ho rappresentato la speranza, hanno creduto che la mia presenza potesse originare qualche importante cambiamento. Però mi rendo conto di essere stata strumentalizzata dalla Federazione: probabilmente pensavano che mostrando al mondo di assumere un'allenatrice occidentale sarebbe stato dare un segnale evidente di vera volontà di cambiare. In realtà non mi hanno permesso di intervenire su nulla d'importante che potesse realmente portare a cambiamenti strutturali e stabili».
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