Mondiali femminili, l'Inghilterra stende l'Australia e vola in finale contro la Spagna
Una partita emozionante che alla fine ha lasciato con l'amaro in bocca il pubblico casalingo: britanniche in vantaggio al 36', poi nella ripresa il momentaneo pareggio delle australiane, poi piegate da un micidiale uno-due. Le fuorie rosse, invece, hanno eliminato la Svezia in semifinale
ROMA. Niente più 'Matildas Mania'. L'Inghilterra campione d'Europa ha zittito il pubblico di Sydney e, sul campo, le rivali australiane con un 3-1 che ammette poco discussioni, e lancia per la prima volta le Leonesse in una finale mondiale. A testimonianza della validità di un movimento, quello del calcio femminile inglese, in continua crescita tecnica e di interesse da parte di media e pubblico (al contrario di quanto avviene in Italia).
La finale andrà in scena domenica, alle 12 ora italiana, contro la Spagna.
Inglesi in vantaggio al 36' con Ella Toone, poi nella ripresa il momentaneo pareggio della squadra di casa con Sam Kerr al 63'.
Al 71' Lauren Hemp riporta in vantaggio l'Inghilterra e all'86' Alessia Russo segna la rete del definitivo 3-1.
In finale le inglesi affronteranno, dunque, le furie rosse che, nell'altra semifinale, hanno sconfitto la Svezia 2-1.
"Ora dovranno fare la storia", è l'auspicio della Bbc, e intanto l'entusiasmo aumenta. Detto che, ancora una volta, fra le protagoniste del match c'è stata Alessia Russo, 24enne con nonno siciliano e molto efficace sotto porta dove forma una coppia micidiale con Lauren Hemp, è doveroso sottolineare i meriti della ct, Sarina Wiegman, 'maga' olandese che per la seconda volta consecutiva porta la squadra che allena nella finale mondiale.
Ci riuscì a Francia 2019 con le Orange, poi battute dagli Usa, ci riprova con l'Inghilterra con cui ha già vinto, l'anno scorso, gli Europei in casa e poi la e Finalissima, travolgendo il Brasile campione della Coppa America. Ora dovrà giocare una finale inedita contro la Spagna, vincitrice di mondiali a livello giovanile e adesso intenzionata a fare il colpo al massimo livello.
La Roja ci proverà nonostante la non chiamata per questi Mondiali di dodici delle 15 giocatrici che contestano i metodi di allenamento del ct Jorge Vilda e rivendicano maggiore attenzione (e premi) dalla federcalcio. Così per un'Alexia Putellas che alla fine è rientrata all'ovile accettando la chiamata mondiale nonostante condizioni fisiche imperfette (ma non si può fare a meno della sua classe e dell'ascendente che ha sulle compagne) ci sono state rinunce dolorose dal punto di vista tecnico come quelle a Mapi Leon e Patri Guijarro, entrambe del Barcellona e tra le più ribelli.
Ma la vita continua, e sono venute fuori altre giocatrici talentuose, come la ex quattrocentista Salma Paralluelo, 19enne che risulta micidiale entrando sempre a partita in corso e che solo l'anno scorso ha lasciato l'atletica per dedicarsi al calcio dove ha già vinto Mondiali U.17 e U.20, e come Olga Carmona, cento partite con la maglia del Real Madrid, finita in panchina in questo Mondiale ma brava a riprendersi il posto e ieri eroica a segnare al 90' un 'golaço' che ha dato il successo (2-1) sulla Svezia e la certezza della finale.
Fra Inghilterra e Spagna, le due finaliste di questo Mondiale dove nessuna delle nazionali già in possesso di titoli iridati ha raggiunto le semifinali, c'è un precedente di poco più di un anno fa: il 20 luglio 2022 si affrontarono nei quarti di finale degli Europei e le Leonesse si imposero in 'remuntada' per 2-1, con rete decisiva nel primo tempo supplementare di Georgia Stanway. Questo per dire che sarà di nuovo una partita equilibrata, fra la grinta e l'entusiasmo delle inglesi e le tecnica e le capacità di palleggio delle spagnole. In ogni caso una sfida tutta da seguire.