Jannik Sinner, il nuovo idolo nazionale: «Una cosa grande, è per tutti gli italiani»
Leader della squadra che ha riportato in Italia la Coppa Davis dopo 47 anni, il ragazzo di Sesto Pusteria ha cantato l’inno sul podio di Malaga: «Siamo una squadra unita, ognuno di noi può essere contento». Il 21 dicembre l’invito di Mattarella al Quirinale
LA VITTORIA Sinner da sogno, l'Italia vince la Coppa Davis 47 anni dopo
MALAGA. L’orgoglio e le lacrime di Filippo Volandri, il capitano dell'Italtennis che 47 anni dopo rivince la Coppa Davis, la determinazione di Jannik Sinner, braccio e anima azzurri, il ragazzo altoatesino diventato ufficialmente non solo campione ma anche idolo nazionale, che canta l’inno italiano sul podio di Malaga. "Questa vittoria è particolare e speciale. Sapevamo di avere un ottimo gruppo, siamo riusciti a mettere i pezzi insieme. Berrettini ha avuto una stagione difficile, ma è venuto qui e ci ha sostenuto. È importante far squadra, siamo tutti contenti di alzare questa coppa speciale", ha commentato il 22enne di Sesto Pusteria.
"Grazie a tutti gli italiani che ci hanno creduto, anche quando le cose sono andate male - dice Sinner - Da Torino ho portato tanta energia e abbiamo fatto gruppo. A Bologna abbiamo sofferto, ma siamo sempre rimasti lì. Siamo stati a un punto da ko ieri, ora trionfiamo". Sinner sottolinea l'unità del gruppo: "Siamo una squadra unita, ognuno di noi può essere contento - aggiunge -. Abbiamo tenuto tanto che Matteo (Berrettini ndr) venisse qui a sostenerci, possiamo solo ridere. C'è tanta emozione, abbiamo sentito tutti gli italiani venuti qui a Malaga, chi ha guardato in Italia. Sapevamo che era una cosa grande, abbiamo avuto la giusta mentalità. La cosa più importante era far squadra, siamo tutti contenti di alzare questa Coppa molto speciale. Grazie a tutti gli italiani, al pubblico che ci ha creduto anche quando ci è andata male. Eravamo ad un punto dall'essere fuori e oggi alziamo la Coppa".
E poi la gioia dei vari Arnaldi, Musetti, Sonego e pure quella di Matteo Berrettini, infortunato ma a Malaga per fare gruppo e tifare Italia.
Sorrisi ed emozione per i protagonisti dell'impresa azzurra e a festeggiare, sul podio c'è anche il novantenne Nicola Pietrangeli, capitano del primo successo italiano in Davis e simbolo del tennis italiano nel mondo, l'azzurro con la miglior classifica di sempre nella storia del tennis maschile e soprattutto icona della Coppa Davis.
Ad applaudire Sinner e compagni c'è anche il ministro per lo sport e i giovani, Andrea Abodi. E subito dall'Italia piovono complimenti, come quelli del numero uno del Coni Giovanni Malagò ("il tennis italiano sta tornando a dominare") e per Sinner e compagni arrivano gli inviti a Palazzo Chigi della premier Giorgia Meloni e del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella al Quirinale. Ma realizzare quest'ultima visita nella data ipotizzata del 21 dicembre non sembra facile, visto che di solito in questa data i tennisti sono già in Australia per i tornei di fine e inizio anno.
Intanto da Malaga si fa sentire l'emozione del gruppo azzurro. "Sono orgoglioso di questi ragazzi, sono felice di quanto abbiamo fatto. Grazie a tutti quelli che ci hanno supportato negli ultimi due anni. Siamo un gruppo unito, questo è quello che vogliamo. Questo è un progetto partito da lontanissimo, tra miliardi di difficoltà ma i ragazzi mi sono stati sempre vicini, ho sempre avuto il loro supporto. E da quando è arrivato qui Matteo (Berrettini ndr) siamo diventati ancor più famiglia", le parole di un commosso Volandri.
Gioisce, e scherza anche Adriano Panatta che 47 anni alzò l'insalatiera per la prima volta ed oggi è commentatore tv per la Rai. "Dopo il primo match ero tranquillo e sicuro, Sinner non poteva perdere. E' stata una bellissima vittoria, sofferta ieri (con la Serbia ndr) però meritata: in questo momento credo che l'Italia sia nettamente la più forte. Se pensiamo che ci manca un giocatore come Berrettini, che soprattutto su questi campi ci sa fare, allora saremmo imbattibili", commenta. "Mi sono levato un pensiero - scherza Panatta -, così almeno ora chiameranno loro. Jannik contro Djokovic ha giocato un match pazzesco, in questo momento è lui il numero uno al di là delle classifiche, che non contano: ora si vede che questo ragazzo è lì, e secondo me ci rimarrà per tanto tempo".