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Pallone d'oro targato Spagna per Rodri e Aitana Bonmatì. Ma il Real protesta e boicotta Parigi

Il centrocampista del Manchester City batte sul filo di lana Vinicius, basiliano del Real Madrid che inscena una clamorosa contestazione. Dietro di lui altri quattro madridisti nei primi sei: terzo Bellingham, quarto Carvajal e sesto Mbappè. Ma il presidente dei blancos Florentino Perez si infuria e annulla in extremis il viaggio a Parigi per tutti i suoi. Fra le donne, per la seconda volta consecutiva al primo posto Aitana Bonmatì, centrocampista del Barcellona e della nazionale spagnola, capace di precedere le compagne di squadra Graham Hansen e Salma Paralluelo

PARIGI. Gli spagnoli Rodri e Aitana Bonmatì vincono il Pallone d'oro rispettivamente nella categoria maschile e femminile. Il centrocampista del Manchester City, campione d'Europa con la Spagna, trionfa al Theatre du Chatelet di Parigi in una serata caratterizzata dall'assenza rumorosa della delegazione del Real Madrid, in aperta polemica con la giuria internazionale per la mancata vittoria del brasiliano Vinicius, grande favorito alla vigilia.

I Blancos avevano undici nomination e sul palco sono arrivate le vittorie di Carlo Ancelotti come miglior allenatore, di Kylian Mbappè nel 'Gerd Muller Award' come miglior bomber (ex aequo con Harry Kane) e della squadra come miglior club maschile dell'anno, ma i premi non sono stati ritirati.

Una beffa per il Real Madrid moltiplicata dalla presenza di tre giocatori nella top 5 del Pallone d'oro: Vinicius è secondo, davanti a Bellingham (3°) e Carvajal (4°). Meglio di loro ha fatto Rodrigo Hernández Cascante, meglio noto come Rodri, salito sul palco in stampelle a causa della rottura al legamento crociato rimediata lo scorso mese: "Non è solo la mia vittoria, ma è anche la vittoria del calcio spagnolo", ha esordito il centrocampista.

"Se necessario, farò dieci volte di più. Non sono preparati". Vinicus affida ad una frase in portoghese sui social la propria reazione per la mancata vittoria del Pallone d'Oro assegnato invece alo spagnolo Rodri. L'attaccante brasiliano del Real Madrid non ha partecipato a Parigi alla cerimonia di consegna del trofeo, adeguandosi alla decisione di tutto il club "blanco".

"Vorrei raccontare un aneddoto sul percorso che mi ha portato ad essere qui - ha detto Rodri, terzo spagnolo a conquistare l'ambito premio dopo Alfredo di Stefano (1957 e 1959) e Luis Suárez (1960) -.

A 17 anni ho fatto le valigie verso un sogno, andare al Villarreal per giocare in prima divisione e ricordo che un giorno ho detto 'Basta', ricordo di aver chiamato mio padre piangendo con la sensazione che tutto fosse finito e che il sogno stesse sfumando. Lui mi ha detto 'Se siamo arrivati fin qui non getteremo la spugna' e da quel giorno la mia mentalità è cambiata", ha rivelato Rodri che ha ringraziato i compagni di club e nazionale, tra cui Lamine Yamal, incoronato miglior giovane con il premio Kopa.

Completano la top 10 Dani Carvajal (4°, Spagna, Real Madrid), Erling Haaland (5°, Norvegia, Manchester City), Kylian Mbappè (6°, Francia, Psg/Real Madrid), Lautaro Martinez (7°, Argentina, Inter), Lamine Yamal (8° Spagna, Barcellona), Toni Kroos (9°, Germania, Real Madrid/Ritirato) ed Harry Kane (10°, Inghilterra, Bayern Monaco).

Dominio Barcellona (eletto miglior club femminile) invece nella categoria Women, che per la seconda volta consecutiva vede al primo posto Aitana Bonmatì, centrocampista del Barcellona e della nazionale spagnola, capace di precedere le compagne di squadra Graham Hansen e Salma Paralluelo.

Bis anche nel premio Yashin, riservato al miglior portiere dell'anno e quindi a Emiliano Martinez (Aston Villa), diciottesimo nella classifica del Pallone d'oro e reduce dalle parate decisive in Copa America. Nelle altre categorie, la Ct degli USA Emma Hayes è stata eletta miglior allenatrice dell'anno nel calcio femminile, mentre Jenni Hermoso ha ricevuto il 'Premio Socrates', riservato al personaggio calcistico maggiormente impegnato nel sociale.

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