Contaminazione da doping di Sinner, dalla Wada nessuna decisione prima del 2025, ma «esiste una sua responsabilità»
Parla il il direttore generale, Olivier Niggli: «Non contestiamo il fatto che possa essersi trattata di contaminazione ma riteniamo che l'applicazione delle norme non corrisponda alla giurisprudenza»
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MONTREAL. La decisione del Tribunale arbitrale dello sport (Tas) sul caso di doping che ha coinvolto Jannik Sinner non sarà pronunciata prima del prossimo anno, secondo quanto assicurato all'Afp dall'Agenzia mondiale antidoping (Wada). "Non ci sarà nulla entro la fine dell'anno", ha detto il direttore generale, Olivier Niggli, in un'intervista, parlando della vicenda che l'Agenzia ha riaperto con un ricorso al Tas contro la decisione dell'Itia di scagionare il n.1 al mondo per la positività al clostebol nel marzo 2024.
"Nella decisione si è ritenuto che non vi fosse alcuna colpa di Sinner. La nostra posizione è che esiste ancora una responsabilità dell'atleta nei confronti di coloro che lo circondano - ha spiegato Niggli -. Quindi è questo punto giuridico che sarà discusso al Tas. Non contestiamo il fatto che possa essersi trattata di contaminazione ma riteniamo che l'applicazione delle norme non corrisponda alla giurisprudenza", ha dichiarato ancora il dg della Wada.
L'Itia era stata criticato per aver rivelato tardivamente la positività di Sinner ma secondo Niggli "bisogna proteggere gli atleti. Personalmente trovo che la tutela della reputazione di un atleta debba essere la nostra prima preoccupazione. Viviamo in un mondo in cui i social sono quello che sono e fanno sì che una reputazione possa andare in fumo in brevissimo tempo", sottolinea.