«Mvt», il campione trentino di sempre

di Guido Pasqualini

Mvp è la sigla inglese che sta per "Most valuable player", il giocatore migliore che viene designato a fine di ogni partita nel volley e nel basket. «Mvt» è invece l'acronimo di "Most valuable trentino", la nuova iniziativa editoriale della redazione sportiva dell'Adige che presenteremo nei dettagli sul giornale di domani, con cui i lettori del nostro giornale e del sito sceglieranno il campione trentino di tutti i tempi.

Sono molti gli sportivi che nel secolo scorso e in quello attuale hanno dato lustro al Trentino, nelle discipline più diverse, dall'atletica leggera allo sci alpino, dal ciclismo alla pallavolo, dal tennis allo sci di fondo, dal pattinaggio su ghiaccio all'automobilismo. Spetterà agli appassionati della nostra provincia votare il campione dei campioni, quello che non soltanto ha ottenuto la vittoria più prestigiosa ma ha anche regalato le emozioni più intense. E di emozioni, ahimè, in questo sciagurato periodo lo sport non riesce purtroppo a offrirne, costretto com'è a uno stop dalla durata ancora indefinita a causa dell'emergenza coronavirus.

Sul nostro giornale andremo così a rivivere quelle, rimaste indelebili, del passato. Chi ha una certa età non può scordare le immagini in bianco e nero che nella serata italiana rimbalzavano in televisione da San Cristobal il 4 settembre 1977, quando Francesco Moser superò in volata il tedesco Dietrich Thurau aggiudicandosi il titolo mondiale di ciclismo su strada. Nella storia rimarrà anche l'immagine di Lorenzo Bernardi in piedi sul seggiolone dell'arbitro per celebrare, a soli 22 anni d'età, il mondiale di volley vinto in Brasile nel 1990. Come rimane nel cuore dei tifosi i dieci chilometri corsi in solitaria da Cristian "Zorro" Zorzi a Pragelato nel 2006, nell'ultima frazione della staffetta 4x10 chilometri di sci di fondo con cui il finanziere trentino portò al successo olimpico l'Italia.

Potremmo continuare a lungo, ma preferiamo ripercorrere con voi nei prossimi giorni le imprese compiute dai nostri atleti più prestigiosi. Nella speranza che altre imprese tornino presto a farci battere forte il cuore.

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