E' il giorno di Ibra: inizia la sua seconda avventura al Milan

Zlatan Ibrahimovic è arrivato a Milano con un volo privato dalla Svezia. Ad attenderlo all'aeroporto di Linate Zvonimir Boban, CFO del Milan. Domani la presentazione ufficiale a Casa Milan.

"Sono al Milan finalmente, aspetto tutti i tifosi allo stadio e faccio saltare ancora tutti a San Siro come prima". È il primo messaggio, comparso nelle storie Instagram del club rossonero, di Ibrahimovic ai tifosi del Milan.

"Sono felice? Molto". È la stringata risposta di Ibrahimovic scendendo dalla macchina che lo ha portato alla Clinica La Madonnina per sostenere le visite mediche. L'auto, presa d'assalto dai tifosi, ha fatto una manovra per evitare la folla e Ibrahimovic è entrato da un ingresso secondario.

Un vero e proprio "assalto" - anche se pacifico e affettuoso - da parte dei tifosi milanisti all'arrivo dell'auto con Ibra alla clinica La Madonnina, dove l'attaccante sta per sostenere le visite mediche. Sin dalle prime ore della mattina i fan hanno atteso il campione svedese per partecipare a un momento storico per il Milan, il ritorno in maglia rossonera di Ibrahimovic.

Ibrahimovic è sceso dall'aereo privato e ha subito rilasciato un'intervista al canale tematico del Milan. Total black per l'attaccante, che indossa una felpa nera col cappuccio e jeans neri. Sorrisi ed emozione per lo svedese che firmerà un contratto di sei mesi con i rossoneri.

Grande entusiasmo per l'arrivo di Zlatan Ibrahimovic a Linate, dove circa un centinaio di tifosi lo hanno atteso per rubare il primo scatto del ritorno dello svedese in casacca rossonera. Al passaggio della macchina con Ibrahimovic a bordo cori e applausi dedicati all'attaccante che ha promesso un cambio di passo nella stagione del Milan.

Zlatan Ibrahimovic sceglie il numero 21 per il proprio ritorno al Milan. La società rossonera ha infatti ufficializzato con un tweet il numero di maglia che l'attaccante svedese utilizzerà durante la stagione. Nella prima esperienza al Milan, Ibra aveva indossato la 11; negli ultimi anni, tra Paris Saint-Germain, Manchester United e Los Angeles Galaxy ha utilizzato il 9 e il 10.

L'inesorabile corso del tempo e, in questo caso dei decenni, non muta la spasmodica attesa per l'arrivo di Zlatan Ibrahimovic a Milano. Dal 29 agosto 2010 al 2 gennaio 2020 al Milan è cambiato praticamente tutto - tre proprietà, sede, ambizioni e prospettive -, eppure la frenetica eccitazione per lo Z-Day è palpabile, nonostante l'undicesimo posto in classifica e il traumatico 0-5 con l'Atalanta: "Happy new Zlatan" e "anno nuovo, stesso Ibra", sono gli slogan con cui i social del Milan - mai così prodighi di contenuti virali - solleticano la fantasia dei tifosi. Senza scomodare Tolkien e il suo Aragorn ne "il ritorno del re", è prevedibile che Ibrahimovic sarà il monarca assoluto del Milan, "il punto di riferimento" come lo ha recentemente definito Stefano Pioli, tra i primi a caldeggiare questo acquisto per portare più leadership ed esperienza nello spogliatoio. I primi passi di Ibrahimovic nella nuova realtà avverranno oggi: arrivo all'aeroporto di Linate, con un volo privato dalla Svezia, poi visite mediche e firma sul contratto a Casa Milan. Riti necessari per poi raggiungere Milanello, affrontare i test atletici e, forse, il primo allenamento, se i tempi lo permetteranno: probabilmente personalizzato e non in gruppo, serve infatti tempo per ricalibrare la condizione dopo 2 mesi senza gare. Sarà comunque il primo impatto con i nuovi compagni, la prima presa di conoscenza del rinnovato ambiente rossonero. Venerdì invece a catalizzare l'attenzione saranno le sue prime parole in conferenza stampa, fissata per le 10 a Casa Milan.

L'obiettivo realistico per Pioli resta comunque quello di averlo a disposizione per la gara di Coppa Italia contro la Spal ma Ibrahimovic, sentito "carico e motivato" nella prima telefonata con il tecnico, farà il diavolo a quattro per bruciare le tappe. Dieci anni fa, non va dimenticato, cercò di convincere Allegri a farlo giocare già poche ore dopo essere atterrato da Barcellona in un Milan-Lecce finito poi 4-0. Pioli, ora, si accontenterebbe di incassare i tre punti contro la Sampdoria all'Epifania, anche senza goleade, per abbracciare il 2020 con un senso di maggiore fiducia.

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