Cani avvelenati a Predazzo, una bufala?
Pesce d'aprile o un sistema ideato per scoraggiare chi lascia i cani liberi nella campagna di Predazzo? Non sembra infatti avere grande credibilità il messaggio che sta circolando in questi giorni sul social network Facebook
PREDAZZO - Pesce d'aprile o un sistema ideato per scoraggiare chi lascia i cani liberi in campagna? Non sembra infatti avere grande credibilità il messaggio che sta circolando in questi giorni sul social network Facebook.
Si legge nel testo: «Messaggio per i cani-dotati (e già questa definizione sa un po' di bufala goliardica): a Predazzo, per la campagna, hanno messo dei bocconi avvelenati per la volpe che gira da mesi. E sono già morti 7 cani ... non lasciate i cani liberi!!!!. E la volpe è ancora viva...».
Un appello forse credibile, ma che non ha trovato riscontro. Cadono dalle nuvole i Forestali e il sindaco di Predazzo, Maria Bosin , che ha pure interpellato la Polizia locale, senza però ottenere conferme circa la presenza della volpe e l'ecatombe di cani innescata di riflesso. In effetti è difficile pensare che sette cani siano morti avvelenati, senza produrre alcun clamore.
«Forse - spiega Maria Bosin - si è trattato di un messaggio di... deterrenza». In che senso?
«Succede che i padroni dei cani li lascino liberi in campagna e questo crea dei problemi a chi, ad esempio, ha paura degli animali e non si traquillizza neppure davanti alle assicurazioni dei proprietari, pronti a decantarne la non aggressività. E alle volte succede di trovarsi davanti un cane, magari di grande taglia, senza sapere di chi sia e che intenzioni abbia. Prospettando il pericolo di esche avvelenate e invitando i padroni a tenere i cani al guinzaglio, ecco che verrebbe scoraggiata la pratica di lasciare gli animali liberi. Naturalmente questa è una ipotesi. Ma se la storia dei 7 avvelenamenti fosse vera, sicuramente qualcuno si farà avanti».
Una interpretazione, quindi, ma abbastanza verosimile. Bisognerà vedere cosa accadrà nei prossimi giorni...