Parigi, dolore e solidarietà sui social network
Il più condiviso è stato senza dubbio il logo pacifista con la Tour Eiffel inserita all'interno. Inizialmente attribuito a Banksy, che è stato uno dei primi a condividerlo e scatenare la febbre dei social, è in realtà di Jean Jullien, disegnatore francese che vive a Londra, e nella sua semplicità e malinconia è perfetto. Nero come l'orrore della scorsa notte a Parigi, rappresentata come cuore d'Europa con la sua torre simbolo, ma con già stilizzata l'unica soluzione possibile: la pace. Tanti i vip che l'hanno scelto per manifestare la loro solidarietà: Kim Kardashian, Jovanotti, Chris Rock, i Negramaro(con la scritta #parigi il cuore trema...) e tanti altri. E la lista dei volti noti che stanno mostrando il loro dolore sui social si allunga di minuto in minuto da Justin Bieber a Charlize Theron, da Mika aJulianne Moore.
Sui social la strage è stata seguita con terrore e choc prima e poi con voglia di aiutare e di fare proposte minuto per minuto. Dall'hashtag che circolava nella notte, #porteouverte, che indicava ai disperati che non avevano ricovero dove andare per trovare una casa che li accogliesse a quelli che stanno circolando oggi #PrayforParis e #FranceUnderAttack a cui si stanno unendo proprio tutti dai grandi della terra (Hillary Clinton, David Cameron, Donald Tusk e Mariano Rajoy ma anche i nostri Renzi, Gentiloni, Salvini e Meloni) a attori e cantanti.
Madonna è una delle prime: "Siamo tutti immigrati!!! #Ellisstory Versiamo tutti sangue dello stesso colore". "Soffriamo per le decisioni prese da uomini che scioccamente cominciano le guerre e stupidamente si lasciano alle spalle miseria e disordine" è l'analisi di Michael Moore su Instagram. "#PRAYFORPARIS" twitta Justin Timberlake mentre Ricky Martin aggiunge: #JeSuisParis. Per Katy Perry "questo è il momento di #PrayForParis" mentre Kate Hudsonposta una foto della Tour Eiffel con una frase di Gandhi sulla pace. Sempre un'immagine, ma del One Word Trade Center in blu, rosso e bianco per Katie Holmes. Rob Lowe scatena la rabbia dei follower attaccando Hollande: "O questa è la peggiore traduzione mai fatta di un importante discorso, oppure è uno dei peggiori discorsi mai fatti". "J'aime Paris" dice Russel Crowe. Forte anche il messaggio di Kabir Bedi: "E' un dovere di OGNI comunità di denunciare attività sospette di OGNI fanatico o estremista che vive tra di loro".
Anche i vip italiani si scaldano. Un simbolo della pace che racchiude la tour Eiffel accompagnato dal semplice hashtag #Parigi è il modo scelto da Lorenzo Jovanotti. Laconico anche Biagio Antonacciche chiede "adesso basta sangue" postando l'immagine della torre simbolo di Parigi e sposando l'hashtag #PrayforParis. Un lungo messaggio di Emma Marrone inizia così: "Leggo solo ora del disastro a Parigi ... E mi chiedo dove arriveremo? Il terrore e la distruzione non conoscono frontiere...Non si deve morire in nome di nessun dio". "Quello che è successo a Parigi è terribile. Sono preoccupata per i miei figli. Quei poveri innocenti..." si dispera Alessia Marcuzzi.
Gianna Nannini sottolinea l'orrore di aver scelto un posto simbolico come il teatro: "Mi fa rabbrividire il pensiero che il Bataclan dove anch'io ho suonato sia stato scenario di questo spargimento di sangue. "Avec Vous" cinguetta Alessandro Gassmann. "Una preghiera per i famigliari delle vittime e per tutta la Francia" posta in francese su Fb Laura Pausini. Lorella Cuccarinie Stefano Sollima scelgono la forza delle immagini: la Tour Eiffel in notturna per lui e un occhio blu, bianco e rosso che piange per lei. Per Gianni Morandi: "Orrore, sbigottimento, dolore, terrore, paura... Che sta succedendo nel mondo?". C'è anche Daniele Silvestri: "Adesso è solo dolore. Anche la paura è legittima. Ma l'odio no. Non ce la faranno mai a riempirmi di odio". "Solidarietà alle vittime e alle loro famiglie. Proprio per questo si andrà in scena. Non sarà facile, ma lo si farà" annuncia Fiorello.
Solidale anche il mondo della moda da Stefano Gabbana a Ralph Lauren, da Vera Wang a Naomi Campbell, da Gisele Bundchen a Eva Riccobono. Anche gli sportivi scendono in campo, da David Beckham a Usain Bolt, da Thierry Henry a Marco Belinelli. "Fa paura sentirsi attaccabili in questo modo" cinguetta Federica Pellegrini. Lewis Hamilton dice: "Sto pregando per tutti quelli colpiti a Parigi, per favore pregate con me ragazzi". "Senza parole" scrive Sara Errani mentre secondo Rudi Garcia bisogna restare "uniti e solidali per costruire un avvenire migliore".
In Italia ci sono stati anche altri hashtag caldi: Oriana Fallaci e molte citazioni degli scritti anti-Islam della giornalista italiana all'indomani dell'11 settembre ("3 attacchi terroristici simultanei a #Parigi... ricordate cosa disse Oriana Fallaci?") e poi Gino Strada dopo il suo tweet in cui diceva: "L'unico modo per far finire la violenza è smettere di usarla".
Da registrare anche i tanti cinguettii #stopgiubileo con cui si chiede a Matteo Renzi e a Papa Francesco di fermare l'evento che sta per cominciare a Roma: "Se fanno il Giubileo è la cosa più stupida. Verremo colpiti nel cuore #stopGiubileo" oppure "@Pontifex #stopgiubileo subito per carità. Perché invitare a nozze i terroristi?" .
Va segnalata anche la campagna #NotinMyName, che raccoglie i volti di tanti musulmani contro integralismi e fanatismo. Vari anche gli hashtag usati da militanti per inneggiare all'attentato, di cui alcuni sono stati anche bloccati da Twitter. Su uno di questi con la scritta in arabo Parigi in fiamme oggi sono state postate anche molte frasi e foto offensive per l'Islam, come scritte Allah realizzate con carne di maiale, teste di suino con in bocca il Corano e donne seminude. Su WhatsApp gira l'invito ad accendere stasera alle 22 una candela sulla propria finestra in segno di solidarietà.
Sul profilo Facebook degli Eagles of Death Metal, la band statunitense che venerdì sera si è esibita al Bataclan - dove è stato sferrato il sanguinoso attacco terroristico -, è un continuo susseguirsi di richieste di aiuto da parte di persone che sono alla ricerca di amici e parenti che ieri sera erano al teatro per il concerto. "Se avete visto un ragazzo robusto con i capelli neri, gli occhi chiari ed il viso rotondo, sicuramente con una camicia di jeans rispondente al nome di François Mognard o Momo - uno dei tanti annunci su Facebook - tenetemi al corrente, non abbiamo più notizie".
Con #Rechercheparis si cercano i molti dispersi.
È tam tam anche su Instagram per i partecipanti al concerto degli 'Eagles of Death Metal' che avevano pubblicato foto e selfie. "State bene?", chiedono gli utenti cercando informazioni sulla sorte di queste persone, in particolare ragazzi. Altri pubblicano foto di giovani a caccia di informazioni sul loro stato di salute