Con app e smartphone, rientro è smart
Dall'app per organizzare gli spostamenti casa-ufficio a quella per i massaggi a domicilio, dalla lavatrice smart che aiuta a smaltire il bucato al tracciamento di percorsi dei mezzi pubblici. Il rientro dalla vacanze è sempre faticoso, ma piccoli accorgimenti tecnologici possono aiutare. Senza dimenticare un controllo sicurezza sui propri dispositivi.
Si chiama Jojob, l'app del carpooling che aiuta a condividere gli spostamenti e aiuta così a ridurre lo stress da traffico. Permette ai dipendenti di una stessa azienda e di aziende limitrofe di certificare gli spostamenti casa-lavoro percorsi in carpooling, a piedi o in bicicletta. In più si dividono le spese della benzina.
Al lavoro senza stress con i massaggi in ufficio. Grazie a ShapeMe, servizio 'on demand' che può diventare un benefit delle aziende ai dipendenti. E' attivo in nove province italiane e - dice la società - ha un network di più di 320 massoterapisti certificati. Arrivano con 4 ore di preavviso.
Altro incubo del ritorno è il bucato accumulato. Samsung QuickDrive e l'assistente intelligente Q-rator promettono di gestirlo. Dimezza il tempo necessario per il lavaggio, aiuta a scegliere il miglior ciclo e lo monitora da qualsiasi luogo grazie. Inoltre, fornisce supporto da remoto se ci sono problemi.
Altra app utile per i pendolari è Virail: compara tutti i mezzi di trasporto, offre la possibilità di monitorare i ritardi dei treni e ricevere aggiornamenti grazie a notifiche dedicate. Può servire anche a chi sta preparando una trasferta di lavoro: il motore di ricerca interno confronta prezzi,percorsi e le soluzioni di trasporto che prevedono treno, aereo, bus e il carpooling (BlaBlaCar).
Dopo le vacanze e prima di riprendere il lavoro è utile un controllo sicurezza sui dispositivi. Ermes Cyber Security ricorda cinque accorgimenti per tenere al sicuro computer e smartphone: utilizzare sul lavoro password diverse da quelle scelte per i social network privati; utilizzare sistemi di protezione di buona qualità; evitare di visualizzare siti di dubbia origine; scaricare software pirata su dispositivi aziendali; utilizzare chiavi usb non cifrate per trasferire i dati.