Nyt, Facebook vuole integrare WhatsApp, Instagram e Messenger
Il futuro di Facebook è all'insegna dell'integrazione delle sue applicazioni di messaggistica, Messenger e WhatsApp, e dell'app Instagram molto popolare tra i giovani. A svelare i dettagli del progetto, che dovrebbe andare in porto tra fine 2019 e inizio 2020 e' il New York Times le cui fonti, anonime, sono quattro persone che lavorano all'integrazione. Zuckerberg ha sempre promesso di non voler sovrapporre i servizi di sua proprieta'. Ma deve farlo per motivi di business: tutte queste app crescono di piu' della piattaforma madre, Facebook che tra pochi giorni compie 15 anni.
Secondo le indiscrezioni del New York Times Facebook, Messenger, WhatsApp e Instagram pur restando distinte come app sugli smartphone, dovrebbero unire business e utenti. Con dubbi non indifferenti sui dati e sulla privacy, visto l'incrocio di numeri di telefono e informazioni personali. Tra i punti importanti dell'integrazione, secondo il New York Times, ci sarebbe anche l'estensione a tutte le app del sistema di crittografia 'end to end', che segreta le conversazioni e le mette al riparo da intrusioni esterne.
Facebook che conta oltre 2 miliardi di utenti nel mondo e' stato lanciato a febbraio 2004, ma l'affezione degli utenti si e' affievolita dopo lo scandalo Cambridge Analytica senza contare l'allontanamento dei piu' giovani che preferiscono altre app, in primis Instagram. Quest'ultima è stata acquistata da Facebook nel 2012 per 1 miliardo di dollari, WhatsApp nel 2014 per 14 miliardi di dollari. Mentre Messenger è stata sviluppata 'in casa' e lanciata nel 2011.
"Vogliamo costruire le migliori esperienze di messaggistica possibili; la gente vuole scambiarsi messaggi in modo veloce, semplice, affidabile e privato. Stiamo lavorando per portare la crittografia end-to-end ad altri nostri servizi di messaggistica e stiamo valutando come rendere più facile raggiungere amici e familiari attraverso i diversi network. Chiaramente, in una fase come questa in cui stiamo iniziando a definire tutti i dettagli per capire come rendere tutto questo possibile, sono ancora molte le discussioni e i confronti in atto”, commenta un portavoce di Facebook.