Datahub: la crisi di governo dall'analisi delle conversazioni online
Dopo quattro giorni di consultazioni, nella serata di ieri Fico ha riferito al Presidente della Repubblica che l’esito delle stesse era negativo e che dunque non vi erano gli estremi per formare un governo composto sostanzialmente dalla stessa maggioranza del 'Conte II'.
In seguito al colloquio con il Presidente della Camera, preso atto della situazione, Mattarella ha tenuto un discorso ,del quale abbiamo realizzato la word cloud, alla nazione nel quale ha ricordato i tempi e le conseguenze per il Paese di un ritorno alle urne. E poco dopo il Consigliere per la Stampa e la Comunicazione, Giovanni Grasso, ha annunciato che sarebbe stato convocato Draghi, per oggi alle 12 al Quirinale, con l’obiettivo di dar vita ad un governo "tecnico".
Abbiamo voluto sondare gli umori e le reazioni a caldo sui social da parte degli italiani esaminando le conversazioni online relativamente a tre parole chiave: "Draghi", "Mattarella" e "Renzi", colui che i due principali azionisti della scorsa maggioranza hanno indicato come la causa del mancato raggiungimento di un accordo per dar vita al "Conte Ter". Dei tre soggetti analizzati, Mario Draghi è quello che ha generato il maggior numero di citazioni. Nelle ultime ventiquattro ore sono state poco meno di 98 mila le mention di Draghi, da parte di circa 10 mila autori unici, i cui contenuti hanno coinvolto (like + condivisioni + commenti) più di 332 mila persone. I contenuti relativi all’ex Presidente della BCE hanno generato una portata potenziale ("opportunity to be seen") pari a 978 miliardi di impression, che stimiamo ragionevolmente abbiano dato luogo a 48.1 miliardi di impression effettive, al lordo delle duplicazioni. Questo a causa della grande amplificazione mediatica data dai giornali online alla notizia.
Nelle conversazioni relative a Draghi sono tre i soggetti che hanno generato maggior coinvolgimento. L’account Twitter del Quirinale, quello del comico Luca Bizzarri e quello di Mario Calabresi. Escludendo il Quirinale, che naturalmente mantiene una comunicazione istituzionale, sia il comico che il giornalista hanno espresso soddisfazione per l’incarico affidato a Draghi. Appena meno di 82 mila le citazioni di Mattarella, da parte di 11 mila autori unici, i cui contenuti hanno coinvolto circa 348 mila persone. In questo caso, la portata potenziale, così come sopra definita, è stata di 179. 3 miliardi di impression, che stimiamo ragionevolmente abbiano dato luogo a 48.2 miliardi di impression effettive, al lordo delle duplicazioni.
La maggior portata dei contenuti relativi al Presidente della Repubblica rispetto a quella di Draghi, nonostante il minor numero di citazioni, si spiega con il maggior numero di articoli online che citano Mattarella. Di tre politici i contenuti che hanno generato maggior coinvolgimento. Quelli di Cottarelli, Gentiloni e Renzi. Proprio a Renzi, come non poteva essere altrimenti, sono state dedicate moltissime citazioni. Per l’esattezza sono state poco meno di 73 mila le mention online per il leader di Italia Viva da parte di circa 9 mila autori unici, i cui contenuti hanno coinvolto più di 260 mila persone. 11.6 miliardi le impression da noi stimate che sono state generate da tali volumi di conversazioni. Il post che ha generato maggior coinvolgimento è stato quello dell’autore satirico “Le frasi di Osho” che nella mattinata di ieri ironizzava sulle pretese di Renzi. Prevalentemente negative le reazioni nei confronti del leader di Italia Viva con il 30.2% di "sentiment" negativo. Aspetto che si conferma sia dall’hashtag più utilizzato nelle conversazioni relative a Renzi: #RenziPretendeCose, che dalle emoji maggiormente associato che è la faccina rossa di rabbia.