La nuova tv digitale sbarca in tutte le valli, a Trento e a Pergine: ecco le nuove frequenze
Il 23 febbraio è l'ultimo giorno di riassegnazione di banda: coinvolti 76 comuni, dalla Rotaliana all'alta Valsugana, da Fiemme all'altopiano di Piné. Sono 180 mila gli utenti coinvolti oggi, fra i ripetitori riconfigurati, i potenti impianti sulla Paganella. A casa bisognerà riprogrammare i ricevitori. Gli interventi riguardano la trasmissione in alta definizione e la transizione al codec Mpeg-4, ma entro fine anno si passerà anche al nuovo standard Dvb-T2 per il quale gli apparecchi più recenti sono già abilitati mentre gli altri andranno affiancati da un decoder o sostituiti
LA VIDEOGUIDA Ecco come risintonizzare la tv e verificare che tutto funzioni
TRENTO. Si concludono oggi, 23 febbraio, gli interventi sui ripetitori della tv digitale in Trentino, con conseguente necessità di risintonizzare i ricevitori.
Il refarming delle frequenze televisive oggi interesserà buona parte del Trentino centrale, con la valle dell’Adige e Rotaliana, la valle dei Laghi, la valle di Non con l’Altopiano della Paganella, parte dell’alta Valsugana con la valle dei Mocheni, la valle di Cembra e la valle di Fiemme.
Già nella notte in qualche zona si sono notate perdite di qualche segnale, un'indicazione dei lavori in corso.
Fra i ripetitori riconfigurati nel corso della notte, i potenti impianti sulla Paganella. Nel complesso, sono 180 mila gli utenti coinvolti dalle modifiche odierne, che completeranno lo switch-off.
"Complessivamente - spiega la Provincia in una nota - saranno ben 76 i Comuni coinvolti il 23 febbraio, tra questi: Albiano, Vigolana, Arco, Baselga di Pinè, Caldonazzo, Castello - Molina di Fiemme, Cavalese, Cavareno, Cembra, Cles, Denno, Fai, Fierozzo, Lavarone, Lavis, Mezzocorona e Mezzolombardo, Nago - Torbole, Pergine, Predaia Predazzo, Riva, Rumo, San Michele, Spormaggiore, Tesero, Trento e Vallelaghi".
Ieri, martedì 22 febbraio, l'intervento si è svolto in altre parti della valle dell’Adige e in Vallagarina, con Brentonico e l’altopiano di Lavarone, per complessivi 26 Comuni.
Anche qui, se l'apparecchio ricevitore non lo fa in automatico, bisogna risintonizzare.
La riorganizzazione delle frequenze della nuova tv digitale permetterà la ricezione dei canali in alta definizione e, in prospettiva, l’adozione definitiva del nuovo standard Dvb-T2.
Le frequenze dismesse passano alla telefonia mobile per il 5G.
"Da qualche settimana - spiega ancora la Provincia - è online il sito dedicato ai cittadini trentini , realizzato da Trentino Digitale in accordo con il Mise -, dove sono indicate le date, le aree interessate e gli aggiornamenti in tempo reale del cambio di frequenze.
Il ministero dello Sviluppo economico (Mise) ha fissato ufficialmente le date di ridistribuzione in Trentino delle frequenze tra le emittente televisive.
Oggi scatta dunque l'omogeneizzazione della copertura televisiva in val di Non, valle dei Laghi e valle dell’Adige, l’altopiano di Lavarone e Folgaria, il territorio tra Mezzocorona e Roverè della Luna, e l’alta Valsugana con Cembra e Val di Fiemme.
Dei 76 i Comuni interessati, alcuni sono in Alto Adige, in aree servite da impianti posizionati in Trentino o sulla linea di confine tra le due province.
L’8 marzo 2022 verrà adottato su tutto il territorio nazionale il nuovo codice di trasmissione dei contenuti Mpeg-4, cioè l’adozione dell’alta definizione, pur mantenendo lo standard attuale Dvb-T attuale.
Anche in questo caso è consigliabile la risintonizzazione dei canali.
Dal 1° gennaio 2023, la televisione italiana adotterà in via definitiva lo standard Dvb-T2.
Tutti i canali nazionali trasmessi con codec video Mpeg-2 dovranno essere spenti entro la fine del 2022, e chi non possiede un tv o decoder compatibile non potrà più vederli.
Per favorire l’adozione dei nuovi standard televisivi e l’adeguamento degli apparecchi più obsoleti, il Mise ha previsto due contributi statali: il Bonus tv – Decoder e il Bonus Rottamazione tv ", conclude la nota stampa.
Da anni si possono commerciare solo tv compatibili con lo standard futuro Dvb-T2 e vengono da tempo trasmessi canali di testing sul 100 e sul 200: se l'apparato ricevente vede il messaggio vuol dire che è abilitato a ricevere il nuovo segnale, in caso contrario (schermo nero) si potrà ricorrere a un semplice decoder esterno (costano circa 30 euro e sono già in vendita) o alla sostituzione del televisore.