Rody Mirri, rivincita contro «Striscia»
Ha la testa dura, da rendenero doc, Rodolfo - ma tutti lo chiamano da sempre Rody - Mirri. Per un mese nel 2010 Michelle Hunziker e «Striscia la notizia» gli hanno sparato addosso bordate pesanti in prima serata. Lui ha tenuto duro. Tre anni dopo, a sorpresa, le parti si sono ribaltate. A finire nel registro degli indagati sono la Hunziker (di cui Mirri fu il primo manager ma anche qualcosa di più come testimoniano molte foto scattate all'epoca tra Campiglio e Pinzolo), un inviato della trasmissione e i suoi aiutanti
Ha la testa dura, da rendenero doc, Rodolfo - ma tutti lo chiamano da sempre Rody - Mirri. Per un mese nel 2010 Michelle Hunziker e «Striscia la notizia» gli hanno sparato addosso bordate pesanti in prima serata. Lui ha tenuto duro. Tre anni dopo, a sorpresa, le parti si sono ribaltate. A finire nel registro degli indagati sono la Hunziker (di cui Mirri fu il primo manager ma anche qualcosa di più come testimoniano molte foto scattate all'epoca tra Campiglio e Pinzolo), un inviato della trasmissione e i suoi aiutanti . La presentatrice, a cui nelle settimane scorse è stato notificato dalla procura di Rimini un avviso di conclusione delle indagini, avrebbe offeso l'onore del talent scout trentino dicendo in trasmissione «che si doveva vergognare». Ancor più pesante il capo di imputazione contestato all'inviato di Striscia Max Laudadio che con altre tre persone è indagato per reati che vanno dalla violazione di domicilio alla diffamazione fino all'interferenza illecita nella vita privata. Per capire i contorni della vicenda bisogna fare un passo indietro e tornare al marzo del 2010 quando Mirri finì nel mirino di Striscia la notizia. Venne accusato di essere un «furbetto del quartierone», un millantatore, un conta balle e - peggio - addirittura un agente che cercava di approfittare delle ragazze che speravano di entrare nel mondo dello spettacolo. La cosa che stupì fu l'insistenza con cui «Striscia» tenne nel mirino Rody Mirri, oggetto di ripetuti, pesanti servizi. «Mi hanno sputtanato per un mese davanti a 8 milioni di spettatori - racconta lui - io in quel momento potevo solo resistere cercando di spiegare le mie ragioni. Sapevo che dopo il buio c'era però la luce. Non avevo nulla da nascondere, in tutti questi anni non ho mai ricevuto una sola denuncia. Reagii querelando quelli di Striscia. Non è tollerabile che una persona possa essere diffamata a quel modo in tv. Io ho le spalle larghe, due bravi avvocati e un po' di soldi e me la sono cavata. Ma un poveraccio qualsiasi infilato in quel tritacarne che fine avrebbe fatto?».
Rody Mirri ha dovuto aspettare tre anni, ma alla fine ha avuto soddisfazione: l'avviso di conclusione delle indagini suona come il preludio ad una richiesta di rinvio a giudizio. I danni per il talent scout trentino sono stati notevoli: «Ho dovuto interrompere l'attività delle mie tre aziende con uffici a Shanghai, Roma, Milano e Riccione, è stato un momento difficile ma l'ho superato. Ora chiederò i danni a Striscia e a tutti i giornali che in quei giorni mi hanno sputtanato senza neppure chiedere la mia versione dei fatti». In tutta questa vicenda Mirri ha trovato però anche un aspetto positivo: «I miei amici - dice - mi sono stati vicini, non hanno creduto a quelle calunnie, soprattutto a casa mia. Torno ogni anno per trascorrere a Pinzolo giornate bellissime e lì tutti sono sempre stati dalla mia parte. Daltronde ricordavano quando Michelle Hunziker veniva in vacanza con me». Ma perché la presentatrice televisiva avrebbe deciso di colpire Rody Mirri? «Non ho mai parlato male di Michelle - replica - e non lo farò neppure ora. Se mai si arriverà al processo, la risposta la darò in quella sede».
Intanto Mirri è tornato a una sua vecchia passione: la scrittura. «Sono a Venezia dove lavoro al mio sesto libro scritto a quattro mani con con Katharina Miroslawa». È l'avvenente ballerina di night protagonista del «giallo di Parma» del 1986. Condannata come mandante, la donna è uscita dal carcere l'anno scorso. «Dopo aver lasciato la Giudecca - ci racconta Mirri - Katharina mi ha chiamato per raccontare la sua storia. Io era stato il suo primo manager. Tra un mese saremo in libreria».