Monossido di carbonio, madre e figli intossicati
Hanno acceso il braciere per cucinare ed erano ancora svegli, all'una della scorsa notte, quando hanno avvertito i primi sintomi di malessere causato dal monossido. Ed è stata la loro fortuna: se fossero andati a dormire presto, avrebbero rischiato seriamente la vita. Zahra Zamany, la madre, e i due figli di 17 e 12 anni, residenti a Borgo in via per Olle, sono stati soccorsi in tempo dall'ambulanza e dal 118: trasferiti alla camera iperbarica e sottoposti a due terapie, sono tornati a casa nel pomeriggio di ieri
BORGO - Hanno acceso il braciere per cucinare ed erano ancora svegli, all'una della scorsa notte, quando hanno avvertito i primi sintomi di malessere causato dal monossido. Ed è stata la loro fortuna: se fossero andati a dormire presto, avrebbero rischiato seriamente la vita. Zahra Zamany, la madre, e i due figli di 17 e 12 anni, residenti a Borgo in via per Olle, sono stati soccorsi in tempo dall'ambulanza e dal 118: trasferiti alla camera iperbarica e sottoposti a due terapie, sono tornati a casa nel pomeriggio di ieri.
L'allarme, dunque, verso l'una di notte. Sul posto è arrivata subito l'ambulanza: i tre sono stati prima portati all'ospedale di Borgo, quindi a Bolzano. Quando, pochi minuti dopo, sul posto sono arrivati i vigili del fuoco con i carabinieri, le finestre dell'appartamento erano state spalancate: nella stanze c'era una concentrazione media di monossido di 100 parti per un milione, non altissima dato il parziale ricambio d'aria ma comunque pericolosa. Un sopralluogo è stato effettuato anche dal funzionario dei vigili del fuoco permanenti.
Il braciere - che ardeva ancora quando sono arrivati i pompieri ma è stato subito spento e spostato - era utilizzato sia per cucinare che per scaldare le stanze e si trovava all'ingresso. Un'abitudine, quella di utilizzare le braci, che alcuni immigrati «importano» dal loro Paese d'origine e che è rischiosa, oltre che illegale: c'è una normativa ben precisa che vieta qualsiasi tipo di combustione in ambienti privi di foro di ventilazione e di foro di scarico dei fumi, ossia del camino.
La donna intossicata, di origine marocchina, ed i figli sono arrivati alla camera iperbarica di Bolzano con un livello di monossido fra il 17 ed il 25%, che comporta i primi sintomi dell'intossicazione, ossia cefalea, nausea, svenimento.