«Vadano al Fut i soldi per la piscina»
Ezio Dallagiacoma, il rappresentante del consiglio comunale di Lavis che a Natale si è dimesso dall'assemblea della Comunità Rotaliana Königsberg, lascia il suo testamento a chi gli succederà e ai colleghi che rappresentano gli altri sette consigli comunali in seno alla Cdv. Chiede che la Cdv si adoperi affinché i sette milioni e mezzo di euro concessi dalla Provincia per la piscina che mai più arriverà, siano introitati nel Fut (Fondo unico territoriale) per opere ben più importanti
Ezio Dallagiacoma , il rappresentante del consiglio comunale di Lavis che a Natale si è dimesso dall'assemblea della Comunità Rotaliana Königsberg, lascia il suo testamento a chi gli succederà e ai colleghi che rappresentano gli altri sette consigli comunali in seno alla Cdv. Chiede che la Cdv si adoperi affinché i sette milioni e mezzo di euro concessi dalla Provincia per la piscina che mai più arriverà, siano introitati nel Fut (Fondo unico territoriale) per opere ben più importanti, come, ad esempio, la scuola don Milani di Pressano che andrebbe completamente ricostruita. «Personalmente, da rappresentante uscente del Comune di Lavis - scrive Dallagiacoma - avevo sostenuto più di un anno fa in assemblea della Cdv, durante la discussione degli indirizzi sul Piano territoriale di Comunità, la necessità di effettuare un vero e serio approfondimento sulla necessità di spendere una valanga di soldi, di cui sette milioni e mezzo di contributo provinciale, per la realizzazione di una piscina coperta a Mezzolombardo. I miei dubbi erano dovuti al fatto che oggi siamo di fronte ad una ristrettezza di risorse pubbliche che fa paura e, se pur condividendo la validità di un progetto come quello della piscina nella Piana rotaliana, ritenevo molto più urgenti altri interventi».
Il contributo erogato per la piscina, di cui la previsione di spesa per la sua costruzione era nel frattempo raddoppiata, equivalgono allo stesso importo del Fut suddiviso tra gli otto Comuni. Importo che è servito, a malapena, alla realizzazione delle opere prioritarie definite dalle singole amministrazioni. «Le urgenze sono tante - osserva Dallagiacoma - e credo che la Provincia dovrebbe riflettere attentamente sulla destinazione di questi soldi, assegnandoli alla nostra Cdv. Potremmo aprire un confronto assieme ai Comuni e decidere come spenderli per alcuni progetti urgenti e non prorogabili. Io, per Lavis, vorrei che parte di quel denaro fosse destinato alla sistemazione delle scuola elementare di Pressano che necessita urgentemente di un intervento per mettere in sicurezza i suoi alunni. Altre idee che mi piacerebbe fossero discusse, riguardano gli investimenti nel settore dell'infanzia, ad esempio i sempre più richiesti asili nido, e nel settore anziani, ad esempio un centro per i malati di Alzheimer. Utilizzare quei sette milioni e mezzo per opere di estrema necessità sarebbe una vera opportunità per dimostrare ai cittadini quel principio di «sovracomunalità» tanto atteso e auspicato fin dalla nascita delle Comunità di valle. Questo deve fare la politica: pensare e operare nell'interesse della comunità, affrontando le urgenze e le priorità. Mi piacerebbe che nessuno si tirasse indietro su questa proposta e che la politica sappia dimostrare del buon senso». M. M.