L'auto blu viaggiava troppo veloce
Va ricercata nella velocità eccessiva la causa del gravissimo incidente accaduto il pomeriggio del 13 agosto sulla Valsugana, quando l'auto blu sulla quale viaggiavano il presidente Ugo Rossi e l'assessore Alessandro Olivi travolse uno scooter causando la morte del suo conducente. Per il nucleo radiomobile dei carabinieri di Borgo Valsugana, che ha depositato la relazione sull'incidente, la velocità non sarebbe infatti stata commisurata alle condizioni meteorologiche e della strada
Va ricercata nella velocità eccessiva la causa del gravissimo incidente accaduto il pomeriggio del 13 agosto sulla Valsugana, quando l'auto blu sulla quale viaggiavano il presidente Ugo Rossi e l'assessore Alessandro Olivi travolse uno scooter causando la morte del suo conducente.
Per il nucleo radiomobile dei carabinieri di Borgo Valsugana, che ha depositato la relazione sull'incidente, la velocità non sarebbe infatti stata commisurata alle condizioni meteorologiche e della strada. Non si fanno ipotesi sull'esatta velocità alla quale l'auto viaggiava, ma per i carabinieri questa era di certo più di quanto le condizioni di quel momento, la pioggia battente in particolare, permettessero per una circolazione sicura.
A queste conclusioni i militari sono arrivati dall'analisi dei danni riportati dai mezzi ancora sotto sequestro.
Nessun segno di frenata sull'asfalto bagnato dall'acqua ma pesanti segni sul guardrail, sull'Audi e sulla scooter della vittima, Federico Contro. Erano stati sentiti ovviamente anche i due politici a bordo dell'auto. «Mi avevano chiesto se andavamo veloci ma io non ho saputo rispondere perché ero seduto dietro e stavo telefonando», spiega il vicepresidente Olivi. Poche indicazioni anche dal presidente Rossi e dal dirigente provinciale Enrico Menapace che ovviamente, non essendo al volante, non hanno saputo indicare esattamente la velocità. Ora manca ancora una perizia e l'inchiesta può dirsi conclusa. La relazione dei carabinieri intanto è stata acquisita dal pm Carmine Russo che segue l'indagine sull'incidente mortale e che, come atto dovuto, aveva già iscritto nel registro degli indagati per omicidio colposo Renato Dall'Alda, l'autista del presidente.
Ora naturalmente l'indagine prosegue e certamente il verbale dei carabinieri va ad aggravare la posizione dell'autista e potrebbe giocare a favore della famiglia della vittima per una eventuale richiesta di danni.
Nello schianto dell'auto blu, Dall'Alda, il presidente Rossi, l'assessore Olivi e il dirigente Menapace rimasero lievemente contusi. Morì invece sul colpo Federico Contro, 56 anni di Valdagno e venne ferita in maniera seria anche la moglie di quest'ultimo, Lorella Battistin, 50 anni con la quale l'uomo si era recato in Trentino per una gita.