Blitz animalista nella notte: Trentino tappezzato
Blitz notturno degli attivisti di «100% Animalisti», che hanno tappezzato varie zone del Trentino con volantini e cartelli. Prese di mira Trento (la Regione), Lavis («dove abita Rossi», dicono gli animalisti), varie zone della Rendena, da Pinzolo a Caderzone fino a Madonna di Campiglio. Colpite anche tre prestigiose aziende locali, Melinda, Foradori e Rotari. Nel comunicato di rivendicazione del gesto si legge che da adesso in poi il Trentino e i trentini avranno «vita dura, perché le azioni e il boicottaggio continueranno, finché Ugo Rossi non si dimetterà» Le foto e i volantini (da 100%Animalisti)
Blitz notturno degli attivisti di «100% Animalisti», che hanno tappezzato varie zone del Trentino con volantini e cartelli. Prese di mira Trento (la Regione), Lavis («dove abita Rossi», dicono gli animalisti), varie zone della Rendena, da Pinzolo a Caderzone fino a Madonna di Campiglio. Colpite anche tre prestigiose aziende locali, Melinda, Foradori e Rotari. Nel comunicato di rivendicazione del gesto si legge che da ora in poi il Trentino e i trentini avranno «vita dura, perché le azioni e il boicottaggio continueranno, finché Ugo Rossi non si dimetterà»
Le foto e i volantini (da 100%Animalisti)
IL COMUNICATO
Nella notte tra il 22 e 23 settembre, militanti di Centopercentoanimalisti hanno inaugurato il boicottaggio del Trentino affiggendo centinaia di locandine adesive personalizzate con le immagini di Ugo Rossi, il fungaiolo, il sindaco di Pinzolo, Daniza insieme ai suoi cuccioli e una di boicottaggio.
Tappezzati moltissimi luoghi del Trentino compresa Trento e Lavis (paese dove abita Rossi), molte zone tristemente famose alla cronaca nazionale della val Rendena, le funivie, la piazza del municipio e altri punti di Pinzolo, la sede del parco, la base logistica degli amici di “Carnera” la pizzeria Rustik a Caderzone, Madonna di Campiglio… Colpite anche tre delle più note e prestigiose aziende orgoglio del Trentino, Foradori (Mezzolombardo), Rotari (Mezzocorona), Melinda (Cles).
Prima del nostro blitz nelle scuole di Trento eravamo speranzosi, purtroppo, il giorno dopo, è arrivata la notizia della morte di Daniza. Ormai non si può più tornare indietro, oltre alla vergognosa esecuzione di Mamma Orsa mascherata come un errore del veterinario, la vita dei cuccioli è segnata. O verranno recuperati e finiranno negli zoo camuffati come oasi naturalistiche (per la gioia delle SPA animalare) per passare il resto dei loro giorni in cattività, o moriranno di stenti nel bosco.
Per quel che ci riguarda ci sono dei responsabili che giustamente sono stati messi alla gogna mediatica, uno su tutti, il presidente della provincia di Trento Ugo Rossi!
Precisiamo che noi agiamo sempre e comunque da soli prendendoci la responsabilità delle nostre azioni, magari borderline, ma niente di più, ciononostante, ci firmiamo sempre e comunque!
Centopercentoanimalisti da questa notte, dopo aver fatto sfogare per settimane gli animalisti inventati dell’ultima ora, ha ufficialmente dichiarato “vita dura” ai responsabili della fine di Daniza e relativa condanna a morte o schiavitù dei suoi cuccioli. Le nostre azioni di “disturbo” continueranno.
Ugo Rossi deve dare le dimissioni! Consolazione magra, ma riteniamo sia unica via perseguibile per rendere giustizia, almeno in parte, a Mamma Orsa e ai suoi piccolini.
Con l’azione della notte scorsa abbiamo dimostrato con mezzi legittimi, che Centopercentoanimalisti può arrivare in qualsiasi luogo o piazza senza problemi, le nostre iniziative le divulghiamo dopo, mai prima, a buon intenditore poche parole.
Il Trentino, lo ribadiamo ancora una volta, è una terra splendida e singolare per la sua natura, il presidente della provincia di Trento Ugo Rossi, ha infangato con le sue scelte sciagurate l’immagine di una intera Regione, gli abitanti e non, colgano al volo il nostro segnale.