Casse rurali in val Rendena: scatta l'ora delle fusioni
Fusione in vista per le Casse Rurali rendenesi? L'argomento è inserito nell'ordine del giorno di una serie di incontri con i soci nelle prossime settimane. Sul piatto le prime ipotesi di aggregazione fra Rurale di Strembo, Bocenago e Caderzone con la consorella di Spiazzo-Javré
Fusione in vista per le Casse Rurali rendenesi? L'argomento è inserito nell'ordine del giorno di una serie di incontri con i soci nelle prossime settimane: a Darè (il 17 ottobre, presso il Centro scolastico intercomunale di Darè alle 20), a Spiazzo (il 20 ottobre al teatro oratorio) e a Strembo (sempre il 20 ottobre. Sul piatto le prime ipotesi di aggregazione fra Rurale di Strembo, Bocenago e Caderzone con la consorella di Spiazzo-Javré.
Una Cassa Rurale saldamente legata ai propri valori e, allo stesso tempo, più grande e più forte sono i presupposti con cui Piervito Botteri , presidente di Strembo, guarda alla possibile fusione: «se guardiamo avanti, a nostro modo di vedere, questa è la strada da percorrere perché oggi siamo forti, ma domani non si sa. Già da tempo - spiega Botteri - i nostri direttivi si confrontano su questa possibilità e ora pensiamo sia giunto il momento di condividerla con i nostri soci».
Spetterà infatti a loro, circa 2000 persone, la decisione di avallare o respingere il progetto ufficioso di fusione «certo questo è un passaggio importante e delicato - aggiunge il presidente - quindi ci aspettiamo molte reazioni in entrambi i sensi, ma siamo convinti che sia il momento giusto. Con la fusione i soci aumenteranno e saremmo più forti».
Per conoscere dati e dettagli si dovranno però attendere gli incontri perché, spiega Botteri «i nostri soci devono i primi ad esserne al corrente».
La parola passa dunque ai soci, casomai con l'indizione di un'assemblea sociale che si terrà presumibilmente in primavera. «La cosa importante - aggiunge il presidente - è che per i nostri soci non cambierà nulla se non una miglioria nella gestione e nei servizi».
E Spiazzo? Informare è l'imperativo categorico che la Cassa Rurale di Spiazzo-Javrè e la Cassa Rurale di Strembo Bocenago Caderzone hanno fatto proprio nel processo di avvio. In questa direzione è da leggersi l'invito ai soci che la Cassa Rurale di Spiazzo e Javrè, a firma del presidente Mirco Bonapace, ha spedito ai propri soci che la stanno ricevendo in questi giorni. Il progetto di fusione, come scritto nella lettera partita da Spiazzo-Javrè è ufficioso.
L'obiettivo è di fornire ai soci i dati patrimoniali, economici e sociali per poter avere un quadro completo della situazione e decidere se demandare il Consiglio di Amministrazione a proseguire sulla strada della fusione. «Durante le serate si legge nella missiva inviata da Spiazzo/Javrè verranno illustrati i presupposti del progetto che interessano le nostre due piccole realtà del credito cooperativo valligiano». Per dare ai soci gli strumenti per interpretare al meglio il loro ruolo di protagonisti e decisori del futuro.