Bolzano ricorda le vittime dell'Olocausto con Pietre d'inciampo
Come altre città italiane ed europee, anche Bolzano, da oggi, ha le sue «Pietre d’inciampo» per ricordare le vittime dell’Olocausto.
Si tratta di un monumento diffuso, ideato dall’artista tedesco Günther Demnig, costituito da cubetti con una parte in ottone ed un’incisione a ricordare nome e destino della persona oggetto della persecuzione nazista, collocati in prossimità dell’ultima residenza conosciuta.
Uno studio di Sabine Mayr e Hannes Obermair ha ricostruito la storia di 25 vittime dell’Olocausto a Bolzano.
Le Pietre, ha detto l’assessore comunale alla cultura, Patrizia Trincanato, durante la cerimonia per la posa dei cubetti in dieci diversi luoghi della città, «serviranno a mantenere viva la memoria di tutti coloro che, dopo essere stati discriminati a causa delle famigerate leggi razziali imposte dal fascismo italiano nel 1938, furono perseguitati, fino alla deportazione fisica nei campi di concentramento e alla privazione della loro vita dal nazismo e della sua follia razziale omicida».
Erano presente anche l'assessora Pasquali, diversi consiglieri comunali, rappresentanti dell'Anpi (partigiani) con il presidente Orfeo Donatini, studenti del ginnasio Pertini, il responsabile dell'Archivio storico cittadino Hannes Obermair, Joachim Innerhofer del Museo Ebraico di Merano e i coniugi Finzi parenti della famiglia Carpi, tra le vittime della deportazione, oltre all'artista tedesco Gunter Demnig.
«Alla sofferenza di coloro che vivevano a Bolzano e che hanno perso la vita a causa della follia razzista del nazismo, il Comune vuole rendere giusta memoria», ha aggiunto Trincanato che ha citato anche Primo Levi sulla vitale importanza della memoria e della conoscenza. «Le Pietre d'inciampo ci ricorderanno per sempre ciò che è stato e ciò che non dovrà mai più accadere. Serviranno a mantenere viva la memoria di tutti coloro che, dopo essere stati discriminati a causa delle famigerate "leggi razziali" imposte dal fascismo italiano nel 1938, furono perseguitati, fino alla deportazione fisica nei campi di concentramento e alla privazione della loro vita dal nazismo e della sua follia razziale omicida».
[[{"type":"media","view_mode":"media_large","fid":"169501","attributes":{"alt":"","class":"media-image"}}]]
La ricercatrice Sabine Mayr e Hannes Obermair, direttore dell'Archivio Storico cittadino, hanno elaborato con il sostegno della Comunità Ebraica e del Museo Ebraico di Merano e dell'associazione ANPI di Bolzano, una perizia preliminare. La ricerca degli autori di questo studio sulle vittime ha messo in luce il triste destino di famiglie, per un totale di 25 persone, la cui memoria pubblica è stata ora assicurata attraverso l'installazione delle Pietre d'Inciampo.
Particolarmente signficativa la presenza e la partecipazione alla cerimonia di stamane del prof. Cesare Finzi di Ferrara che ha ripercorsso il dramma vissuto dai suoi parenti stretti (zii e cugini) membri della famiglia bolzanina Carpi tra l'autunno del '43 e la primavera del '44.
Il 22 agosto 1938 l'"Ufficio centrale demografico", che poco dopo il 5 settembre divenne la "Direzione generale per la demografia e la razza" impose, nell'ambito delle prime misure antiebraiche adottate dall'Italia in tutto il paese, un censimento della popolazione ebraica. Il 12 ottobre 1938 ne furono pubblicati i risultati anche sul quotidiano "La Provincia di Bolzano". In Alto Adige furono registrati 938 "ebrei", tra cui 69 residenti nella città di Bolzano.
Questo l'elenco:
Adalgisa Ascoli: Via Cavallari 8 (1939), Ludwig Bondy: Via Rovereto 4 (1939), Otto Bondy (1940) Via Torino 50, la sua Giardineria sino al 1935: Via San Quirino 96, Famiglia Carpi: Via Leonardo Da Vinci20/25 (1943), Lucia, Adele, Allegra, Rimini-Carpi, Alberto Carpi, Germana Carpi, Olimpia Carpi ,Aldo Castelletti: Via Rosmini 20 (1939), Bernhard Czopp: (1939): Via della Torre 5, suo studio veterinario (1935): Via Ca' de' Bezzi 10, Auguste Freund: Piazza delle Erbe 9 (1939), Gustav Furcht: Viale Venezia 11 (1938), Samuel Elias Gostynski/Gostinski/Gostinsky und Idessa Ajdla Gostynski, nata Tobias: via Roma17 (1939), Manfred Kayser: Largo Ascianghi 2 / via Manci 2 (1939), Charlotte und Felicitas Landau: Via Leonardo Da Vinci 8 (1939), Werner Lewin: Via Conciapelli 19 (1939), Wilhelm Alexander Loew: (1943): Corso IX Maggio 36 / Corso Libertà 36, ultimo indirizzo studio legale (1943): Piazza delle Erbe 7, Famiglia Popper: Via Leonardo Da Vinci 20/24 (1939) Alexander Popper, Rosalie Deuches-Popper, Paul Popper, Adolf Schwarz: Albergo Posta Europa, Via Leonardo Da Vinci1 (1939), Ada Tedesco: Via Portici 30 (1939), Josef Weinstein: Via Principe di Piemonte 17 / Via della Mostra (1939).
Questo invece l'elenco dei dieci luoghi in cui a Bolzano sono state posate le "Pietre d'inciampo"
1) Via Rosmini 44 / Rosministraße 44, BP-p.ed. 578/I:
QUI ABITAVA / HIER WOHNTE
ALDO CASTELLETTI
NATO / JG. 1891 MANTOVA
ARRESTATO / VERHAFTET 21.09.1943
DEPORT. 1943
LUOGO IGNOTO / UNBEKANNTER ORT
ASSASSINATO / ERMORDET
2) Via Cassa di Risparmio 16, interno 25 / Sparkassen-Straße 16, intern 25, BP-p.ed.
824, GP-p.t. 667/II:
QUI ABITAVA E LAVORAVA / HIER WOHNTE UND ARBEITETE
RENZO CARPI
NATO / JG. 1887 MANTOVA
ARRESTATO / VERHAFTET BZ 09.09.1943
DEPORT. 1943
LUOGO IGNOTO / UNBEKANNTER ORT
ASSASSINATO / ERMORDET
QUI ABITAVA / HIER WOHNTE
LUCIA CARPI-RIMINI
NATA / JG. 1900 MANTOVA
ARRESTATA / VERHAFTET BZ SEPT. 1943
DEPORT. 1943
LUOGO IGNOTO / UNBEKANNTER ORT
ASSASSINATA / ERMORDET
QUI ABITAVA / HIER WOHNTE
ALBERTO CARPI
NATO / JG. 1926 INNSBRUCK
ARRESTATO / VERHAFTET BZ 09.09.1943
DEPORT. 1943
LUOGO IGNOTO / UNBEKANNTER ORT
ASSASSINATO / ERMORDET
QUI ABITAVA / HIER WOHNTE
GERMANA CARPI
NATA / JG. 1927 INNSBRUCK
ARRESTATA / VERHAFTET BZ SEPT. 1943
DEPORT. 1943
LUOGO IGNOTO / UNBEKANNTER ORT
ASSASSINATA / ERMORDET
QUI ABITAVA / HIER WOHNTE
OLIMPIA CARPI
NATA / JG. 1940 BOLZANO/BOZEN
ARRESTATA / VERHAFTET BZ SEPT. 1943
DEPORT. 1943
LUOGO IGNOTO / UNBEKANNTER ORT
ASSASSINATA / ERMORDET
3) Via Leonardo da Vinci 8 / Leonardo da Vinci-Straße 8, BP-p.ed. 812, GP-p.t. 863/II:
QUI ABITAVA / HIER WOHNTE
CHARLOTTE LANDAU-NEUWOHNER
NATA / JG. 1885 LEMBERG
ARRESTATA / VERHAFTET 1943
FOSSOLI
DEPORT. 1944
AUSCHWITZ
ASSASSINATA / ERMORDET
QUI ABITAVA / HIER WOHNTE
FELICITAS LANDAU
NATA / JG. 1913 LEMBERG
ARRESTATA / VERHAFTET 1943
FOSSOLI
DEPORT. 1944
AUSCHWITZ
ASSASSINATA / ERMORDET
4) Vicolo delle Erbe 8 / Erbsengasse 8, BP-p.ed. 505:
QUI ABITAVA / HIER WOHNTE
ADALGISA ASCOLI
NATA / JG. 1887 ROMA
ARRESTATA / VERHAFTET BZ 17.09.1943
DEPORT. 1943
LUOGO IGNOTO / UNBEKANNTER ORT
ASSASSINATA / ERMORDET
5) ex Albergo Posta (Europa), Via Leonardo da Vinci 1 / ehem. Hotel Post (Europa),
Leonardo da Vinci-Straße 1, BP-p.ed. 488:
QUI ABITAVA / HIER WOHNTE
ADOLF SCHWARZ
NATO / JG. 1871 STADTSCHLAINING
ARRESTATO / VERHAFTET 20.04.1944
FOSSOLI
DEPORT. 1944
LUOGO IGNOTO / UNBEKANNTER ORT
ASSASSINATO / ERMORDET
6) Via della Mostra 17 / Mustergasse 17, GP-p.t. 1090/II, BP-p.ed. 456:
QUI ABITAVA / HIER WOHNTE
JOSEF WEINSTEIN
NATO / JG. 1876 BÁNOV
KZ BOZEN
DEPORT. 1944
AUSCHWITZ
ASSASSINATO / ERMORDET 28.10.1944
7) Piazza delle Erbe 7 / Obstmarkt 7, BP-p.ed. 204, GP-p.t. 961:
QUI LAVORAVA / HIER ARBEITETE
WILHELM ALEXANDER LOEW-CADONNA
NATO / JG. 1873 WIEN
ARRESTATO / VERHAFTET BZ 1944
KZ BOZEN
DEPORT. 1944
AUSCHWITZ
ASSASSINATO / ERMORDET 1944
8) Piazza delle Erbe 9 / Obstmarkt 9, BP-p.ed. 209, GP-p.t. 1198:
QUI LAVORAVA / HIER ARBEITETE
AUGUSTE FREUND
NATA / JG. 1882 PRAG
ARRESTATA / VERHAFTET 1944
FOSSOLI
DEPORT. 1944
AUSCHWITZ
ASSASSINATA / ERMORDET 23.05.1944
9) Abitazioni nel vecchio Municipio di Bolzano, Portici 30 / Wohnungen im Alten
Rathaus von Bozen, Lauben 30, BP-p.ed. 232:
QUI ABITAVA / HIER WOHNTE
ADA TEDESCO
NATA / JG. 1881 VERONA
ARRESTATA / VERHAFTET BZ 23.09.1943
GESTAPO INNSBRUCK
DEPORT. 1944
LUOGO IGNOTO / UNBEKANNTER ORT
ASSASSINATA / ERMORDET 1945
10) Via Andreas-Hofer 18 / Andreas Hofer-Straße 18, BP-p.ed. 636, GP-p.t. 1000/II:
QUI LAVORAVA / HIER ARBEITETE
BERNHARD CZOPP
NATO / JG. 1879 LEMBERG
ARRESTATO / VERHAFTET DEC.1943
TONEZZA DEL CIMONE
DEPORT. 1944
AUSCHWITZ
ASSASSINATO / ERMORDET 30.01.1944