Bolzano, Caramaschi vince le primarie del Pd
Il centrista Renzo Caramaschi ha vinto le primarie del centrosinistra per la candidatura a sindaco di Bolzano. I votanti, con seggi aperti dalle 8 alle 20, sono stati 1.791 per un centrosinistra che ha visto nella coalizione Pd, Sel, Psi, Idv e Noi Bolzano.
Hanno corso per la candidatura Cristina Zanella , medico, ex candidata sindaco con Enrosadira; Renzo Caramaschi , ex general manager del municipio, che tra i sostenitori ha visto Sel, Noi Bolzano, Idv e parti di altre liste, in particolare il mondo cattolico-progressista; Alessandro Huber , giovane libero professionista, componente della segreteria del Pd; Sandro Repetto , già assessore Pd e consigliere comunale, agente immobiliare, che ha potuto contare anche sull'appoggio di ex colleghi dell'Udc.
Esclusa dalla commissione di garanzia Elena Artioli, Liberal Pd, consigliera provinciale che aveva iniziato la carriera politica nella Svp, per passare poi a Lega e Forza Italia, e che alle primarie di oggi ha votato dando il sostegno a Repetto.
Ai seggi, cinque nel capoluogo altoatesino, alle 17 si sono registrate code. Alle 11 avevano votato in 392, alle 17 in 1.343, alle 19 in 1.678.
Caramaschi ha ricevuto 762 voti, Repetto 726, Huber 181 e Zanella 110 per un totale di 1.779 voti validi.
Dodici schede sono risultate bianche e nulle. Alle votazioni, per le quali sono state richieste carta d'identità e tessera elettorale, hanno potuto accedere, registrandosi in un apposito registro la settimana prima del voto, anche i giovani che hanno compiuto 16 anni e gli stranieri residenti in città in possesso della carta di soggiorno.
Le elezioni comunali a Bolzano si erano svolte già nel maggio 2015 e avevano visto insediarsi per la terza volta Luigi Spagnolli (Pd), che aveva battuto il candidato di centrodestra, Alessandro Urzì al ballottaggio. Spagnolli, che aveva guidato la città per 10 anni con una maggioranza composta da Svp e centrosinistra, a fine settembre però si era dimesso, dopo quattro mesi di difficili trattative con i Verdi e la sinistra per mantenere la maggioranza. Le dimissioni le aveva rassegnate a sorpresa, poco prima di un voto di sfiducia in consiglio comunale chiesto dall'opposizione, ma che sembrava destinato a fallire, almeno sulla carta. Erano seguite le dimissioni degli assessori e del vicesindaco Klaus Ladinser. Così il 30 settembre il Comune era stato commissariato, con la nomina del viceprefetto Francesca De Carlini.