Scialpinista scivola e muore sulla cresta dell'Antelao
Uno scialpinista è scivolato per centinaia di metri sull’Antelao ed è morto. Mentre due amici stavano risalendo la normale nel tratto finale in cresta, dall’ex Bivacco Cosi alla cima a circa 3.100 metri di quota - con ramponi e piccozza e gli sci sullo zaino - quello che stava più sotto ha perso l’appoggio, probabilmente per una scarica di neve pesante, ed ha iniziato a scivolare finendo nel Canale Oppel e sparendo alla vista del compagno.
Poiché in quel punto non c’era copertura, l’amico ha raggiunto la cima dell’Antelao, e da lì è riuscito a dare l’allarme al 118, che ha inviato l’elicottero del Suem di Pieve di Cadore (Belluno). Individuato il corpo alla base del canalone, attorno ai 2.500 metri di altitudine, l’eliambulanza ha sbarcato tecnico di elisoccorso, infermiere e medico, che ha potuto solamente constatare il decesso dell’uomo, residente a Sesto (Bolzano).
Per il pericolo di continue scariche di neve e sassi, il personale sanitario è stato portato via e sono stati imbarcati due soccorritori della Stazione di Pieve di Cadore, per aiutare a completare le operazioni, una volta ottenuto il nulla osta dalla magistratura per la rimozione. Muovendosi con la maggior sicurezza possibile, i tre soccorritori hanno ricomposto la salma, recuperata con un verricello, per essere quindi spostata in Val d’Oten e lì affidata alla jeep del Soccorso alpino di Pieve. L’elicottero ha recuperato anche l’amico, sceso autonomamente fino a Forcella Piccola sopra San Vito di Cadore.