Incubo valanghe, turisti e abitanti evacuati con l'elicottero In Alto Adige situazione sempre molto pericolosa
Un incessante via e vai di elicotteri nel cielo azzurro che sovrasta un paesaggio invernale fiabesco, ma anche traditore, perchè il pericolo valanghe resta alto. In Vallelunga, in alta val Venosta, 150 tra turisti e abitanti sono stati evacuati con elicotteri, dopo che di notte una slavina aveva sfiorato l'albergo Langtauferer Hof e la 'Erlebnisschulè a Melago. Il maso didattico normalmente ospita scolaresche, ma attualmente per puro caso è vuoto. Un'altra valanga ha colpito e distrutto il piano superiore di una casa, fortunatamente la famiglia si era riparata a pianterreno ed è rimasta illesa.
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Quello in corso entrerà nella storia come un inverno record: in Vallelunga dal primo dicembre sono caduti complessivamente 3,3 metri di neve, nelle vicina Roia di Fuori addirittura 3,6 metri. Visto l'alto pericolo valanghe il sindaco di Curon Venosta, Heinrich Noggler, ha ordinato l'evacuazione dell'albergo e di un'altra pensione nelle immediate vicinanze. Nella casa delle associazioni di San Valentino alla Muta è stato allestito un centro di accoglienza che può dare ospitalità a 200 persone. Sono intervenuti due elicotteri del 4/o reggimento Aviazione dell'Esercito di Bolzano, uno dei Carabinieri e uno della Guardia di finanza che hanno allestito una sorta di ponte aereo e hanno portato via i turisti ed abitanti. Sul posto anche l'elisoccorso Pelikan 1 e il Pelikan 2 e una squadra del Soccorso Alpino della Brigata Tridentina. "La situazione continua ad essere problematica - ha spiegato il direttore della protezione civile Rudolf Pollinger - ma grazie al grande impegno di tutte le forze di intervento possiamo considerarla sotto controllo". "Fortunatamente non vi sono state vittime o feriti", ha sottolineato il governatore altoatesino Arno Kompatscher dopo un sopralluogo. "Tutti i soccorritori - ha aggiunto - stanno lavorando con grande impegno per far tornare la situazione alla normalità il prima possibile, la speranza è che nelle prossime ore e nei prossimi giorni non si verifichino altre nevicate".
In giornata la situazione è migliorate un pò lungo tutto l'arco alpina, con il pericolo valanghe che domani scenderà da 5 a 4. Sono state così riaperte la statale che porta a Passo Resia, come anche la strada provinciale della val Senales, e il tratto fra Vernago e Maso Corto, dopo il distacco programmato di slavine. La strada è stata poi liberata con le frese del Servizio strade della Provincia autonoma. Contemporaneamente, è stato effettuato un sopralluogo in elicottero, per valutare la situazione in tutta la zona dell'alta val Venosta. Dall'alto è stato possibile stimare il concreto pericolo di valanghe, e visualizzare le slavine che già si sono staccate dai pendii, alcune delle quali innescate in maniera artificiale con l'utilizzo di cariche esplosive. In Valle d'Aosta, due chalet adibiti ad attività commerciali e un alpeggio sono stati danneggiati da alcune valanghe cadute a Bionaz, nella zona del Grand Combin. Nessuna persona è rimasta coinvolta, le strutture sono disabitate in questo periodo dell'anno. A mezzogiorno è poi arrivata anche l'attesa riapertura del tratto di strada regionale 46 che da Valtournenche conduce a Breuil-Cervinia. Niente scuola oggi per gli studenti della val Formazza. Livigno non è più isolata dopo la riapertura della strada di passo del Foscagno.
Anche in Austria la situazione sta tornando lentamente alla normalità. Dopo alcuni giorni di ferie forzate, alcune migliaia di turisti hanno potuto lasciare i noti ed esclusi centri sciistici di St. Anton e Ischgl, mentre la linea ferroviaria dell'Arlberg, che collega il Tirolo con il Vorarlberg, resta chiusa almeno fino a domani per motivi di sicurezza. Si tratta comunque solo di una breve tregua, visto che in Alto Adige per il fine settimana è attesa un'altra perturbazione con neve fino a quota 800 metri.