In Alto Adige l'epidemia peggiora: a Pasqua 11 morti (il giorno prima solo 4)
Torna a salire il numero giornalieri di vittime in Alto Adige: dopo i 4 decessi di ieri, oggi si registrano 11.
Sono invece 51 i nuovi casi positivi e 374 quelle guarite. Il numero dei decessi legati a Covid-19 negli ospedali è di 135 persone. Il numero dei decessi nelle case di riposo sino a questa mattina è di 80 persone. Sono quindi complessivamente 215 le persone decedute in Alto Adige a causa del Covid-19.
I laboratori dell’Azienda sanitaria altoatesina nelle ultime 24 ore hanno esaminato 911 tamponi, 51 dei quali sono risultati positivi al Coronavirus Covid-19. Sulla base di questi dati, comunicati dall’Azienda sanitaria dell’Alto Adige, il numero delle persone positive al test del Coronavirus si attesta a 2.145. A livello provinciale l’Azienda sanitaria ha effettuato finora complessivamente 24.157 tamponi su 12.044 persone.
Nei normali reparti dei sette ospedali dell’Azienda sanitaria, nelle cliniche private e nella base logistica dell’Esercito appositamente attrezzata a Colle Isarco sono ricoverati complessivamente 215 pazienti affetti da Covid-19.
Altre 65 persone assistite sono casi sospetti. È sceso a 30 il numero delle persone ricoverate nei reparti di terapia intensiva. Ad oggi vi sono inoltre 8 pazienti ricoverati in reparti di terapia intensiva in cliniche in Austria e in Germania. Gli operatori dell’Azienda sanitaria positivi al test del Coronavirus sono 213. A questi si aggiungono 11 medici di medicina generale e 2 pediatri di libera scelta.
Sono 374 le persone guarite dal Covid-19. A queste si aggiungono 163 persone che avevano un test dall’esito incerto o poco chiaro e che in seguito sono risultate per due volte negative al test. Il numero complessivo dei guariti fra sicuri e sospetti si attesta a 537 (+48). L’Azienda sanitaria precisa che da ieri i «guariti» vengono suddivisi in due gruppi. Il primo gruppo riguarda le persone risultate per due volte negative dopo un test positivo, il secondo gruppo comprende persone che hanno avuto per due volte un test negativo dopo un primo test dall’esito non chiaro o incerto. Al Ministero della Salute a Roma saranno da oggi in poi comunicati esclusivamente i dati relativi al primo gruppo.