Mamma e bimba morte con la slitta su Renon: indagine conclusa
La procura di Bolzano ha chiuso l’indagine sull’incidente costato la vita, il 4 gennaio 2019 sul Corno del Renon, a due turiste di Reggio Emilia: la piccola Emily Formisano, di 8 anni, e la madre Renata Dyakowska, 38 anni, che spirò in ospedale quaranta giorni dopo l’incidente.
Siegfried Wolfsgruber, all’epoca dei fatti presidente della società Funivie Corno del Renon Spa, è indagato per omicidio colposo. La Procura ha stabilito anche il concorso di colpa della donna che si trovava sullo slittino con la figlia.
Prosciolto invece il padre e marito delle due vittime, Ciro Formisano, che era stato inizialmente indagato. Wolfsgruber è difeso dagli avvocati Paride D’Abbiero e Andreas Agethle.
Madre e figlia avevano imboccato, su uno slittino, la pista nera riservata agli sciatori anziché quella dedicata alle slitte: persero il controllo dello slittino in un tratto ripido, uscendo di pista e finendo contro un albero. Il giudice per le indagini preliminari aveva disposto in incidente probatorio una perizia sulla correttezza della segnaletica: il consulente Ernesto Rigoni aveva contestato soprattutto la collocazione del cartello, che anziché essere vicino alla pista, era ad una quarantina di metri dalla stazione a monte dell’impianto di risalita.
Nell’avviso di conclusione indagini la Procura non contesta comunque la collocazione del cartello, ma altri tre aspetti: l’assenza di una scritta in italiano del divieto sul cartello, la mancanza di una chiara delimitazione del tratto iniziale della pista nera e l’assenza di barriere protettive nel punto in cui lo slittino uscì di pista.