Sovrintendente scolastico e preside nei guai: accusati di aver alzato i voti al figlio del provveditore
La procura di Bolzano chiude l’inchiesta che rileva «fondati motivi», ma Gullotta nega tutto: «Non ho mai fatto pressioni, chiariremo tutto»
BOLZANO. La procura della Repubblica di Bolzano ha emesso l'avviso di conclusione delle indagini preliminari nell'ambito dell'inchiesta sul sovrintendente alla scuola in lingua italiana dell'Alto Adige, Vincenzo Gullotta, accusato di aver fatto pressioni per far alzare i voti in pagella al figlio, alunno di scuola media.
La procura avrebbe ritenuto "fondata l'ipotesi di accusa", che vede coinvolti, oltre al sovrintendente, anche il dirigente della scuola media ed il professore, i quali hanno ora venti giorni di tempo per presentare eventuali memorie e chiedere di essere sottoposti ad interrogatorio.
Nel frattempo, la Procura dovrà decidere se chiedere l'archiviazione per i tre indagati o, in alternativa, il rinvio a giudizio.
Il fatto contestato risale a due anni fa. Secondo l'accusa, l'ultimo giorno di scuola, dopo la pubblicazione dei voti, il consiglio di classe della sezione frequentata dal figlio di Gullotta era stato riconvocato, a seguito di una telefonata "ricevuta dalla famiglia", per correggere un errore formale, dopo di che due voti in precedenza attribuiti al ragazzo erano stati aumentati.
Il sovrintendente non ha mai smentito la telefonate, negando, però, in una lettera diffusa all'epoca, che fosse stata "fatta ad hoc ad un dirigente di una scuola media, chiedendo di alzare due valutazioni".
"Venerdì 12 giugno - spiegava allora Gullotta - ho parlato con il dirigente in questione, anche delle schede di valutazione e ho appreso che erano state appena pubblicate, così ho subito aperto la scheda di mio figlio. Ho preso atto del documento, compresi due voti che apparivano diversi rispetto al primo quadrimestre. Non ho fatto alcuna pressione per modificare i voti di mio figlio e non ho chiesto di riconvocare il consiglio di classe".
Dopo la chiusura delle indagini, Gullotta non aggiunge nulla: "Posso continuare a ribadire l'estraneità ai fatti ed il mio lavorare in trasparenza. Sono fiducioso della giustizia", ha dichiarato il sovrintendente all'Ansa.