Alto Adige / Il processo

I messaggi della mamma di Benno a un'amica: "Ho paura a vivere con un ragazzo così. In casa abbiamo nascosto i coltelli"

Ieri la testimonianza e i messaggi vocali ascoltati in aula, durante una nuova udienza del procedimento a carico del trentunenne reo confesso del duplice omicidio dei genitori, Laura e Peter, avvenuto il 4 gennaio 2021

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BOLZANO. "Benno è sempre stato pieno di buone intenzioni e poi c'è questa bestia in lui che lo fa andare così. Vediamo se si riesce con calma, per il suo bene, a metterlo in una comunità terapeutica".

La voce è quella di Laura Perselli, in un messaggio vocale che aveva inviato nel luglio 2020 ad una sua amica.

La donna ieri, 17 maggio, è stata ascoltata come testimone in Corte d'Assise nel processo a Benno Neumair, il trentunenne bolzanino che il 4 gennaio 2021 aveva ucciso i genitori, Laura e Peter. In aula sono stati fatti ascoltare i messaggi vocali che Laura Perselli aveva inviato all'amica spiegandole che Benno era stato ricoverato in psichiatria in Germania dopo aver inscenato una finta aggressione contro di lui.

Nei messaggi vocali, Laura raccontava tutta la sua preoccupazione per le condizioni di salute mentale del figlio.

"Ho paura a vivere con un ragazzo così. Abbiamo nascosto i coltelli in casa", aveva aggiunto Laura. Nel corso dell'udienza sono state ascoltate, tra le altre, anche due testimonianze della scuola media in lingua tedesca di Bolzano, dove Benno lavorava come insegnante supplente di matematica.

Una dirigente scolastica ha ricordato vari fatti dai quali emerge come Benno fosse un insegnante poco affidabile, anche in termini di puntualità. La seconda testimone, un'insegnate di sostegno, ha invece raccontato di aver subito un'aggressione verbale da parte di Benno, durante una lezione.

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