Ergastolo per il quarantenne accusato di aver ucciso la moglie incinta
Oggi, 11 marzo, a Bolzano la sentenza della Corte di assise di primo grado per l'uccisione di Fatima, di 28 anni, avvenuta in val Pusteria: condannato il marito di origine pachistana Mustafa Zeeshan
BOLZANO. La Corte di assise di primo grado di Bolzano ha condannato all'ergastolo il quarantenne pachistano Mustafa Zeeshan per l'uccisione della moglie Fatima, di 28 anni.
La giovane, incinta di otto mesi, è stata picchiata e soffocata nel suo letto a Versciaco, in Alta Val Pusteria, nella notte del 30 gennaio 2020.
La pena prevede anche l'isolamento diurno per sette mesi, l'interdizione perpetua dai pubblici uffici e l'interdizione legale durante l'esecuzione della pena.
A titolo di provvisionale, Zeeshan è chiamato a pagare 50.000 euro e a rifondere le spese del procedimento alla parte civile.
La determinazione dei danni patrimoniali e non per la parte civile sono rimessi al giudice civile.