Parisi: "La cosa che mi fa più paura è la guerra nucleare, sfortunatamente ci stiamo avvicinando"
Il premio Nobel per la fisica, in vacanza a Trafoi, esprime tutta la sua preoccupazione per l'aggravarsi del conflitto in corso in Europa e suggerisce un accordo con la Russia che vada al di là della questione Ucraina
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BOLZANO. "La cosa che mi fa più paura è la guerra nucleare, a cui sfortunatamente ci stiamo avvicinando sempre di più. Anche se vi fosse una bassa probabilità è comunque troppo: stiamo andando in una direzione sbagliata".
Così, in un'intervista, il premio Nobel per la fisica Giorgio Parisi, in vacanza a Trafoi, in Alto Adige. Parisi è ospite all'hotel "Bellavista" del campione Gustav Thöni. Nello stessa struttura, nel 1920 aveva soggiornato anche Max Planck.
"La crisi di Cuba è stata risolta con un accordo che andava al di là di Cuba. L'unico modo per risolvere la crisi ucraina è con un accordo che vada al di là dell'Ucraina, per esempio dare alla Russia garanzia di zone demilitarizzate in Europa.
Se si cerca di fare un accordo discutendo solo in Ucraina è difficile uscirne, mentre se si allarga il campo, come fatto con la crisi di Cuba, si possono risolvere le cose", ha aggiunto Parisi, precisando come i fisici da sempre si sono preoccupati delle armi nucleari.
Il premio Nobel italiano ha poi parlato anche di intelligenza artificiale. "L'intelligenza artificiale - ha detto - ha delle caratteristiche che non dico siano preoccupanti, ma che necessitano di una regolamentazione. Quando la stampa è stata introdotta è stata regolamentata con delle leggi specifiche.
Allo stesso modo sono necessarie delle leggi sull'intelligenza artificiale, ad esempio come l'utilizzo della faccia delle persone in immagini o video".