Sacerdote contro la violenza dei Krampus: "Più Gesù bambino e meno demoni"
Don Toni Fiung, assistente spirituale per la famiglia della diocesi di Bolzano Bressanone, in vista delle tradizionali parate dei demoni che si contrappongono alla figura di San Nicolò, lancia un forte appello: "I Krampus sono sempre una figura maschile, in molti luoghi usano la forza bruta su coloro che catturano, comprese le donne"
VIDEO I Krampus terrorizzano grandi e piccini fino all’arrivo di San Nicola
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BOLZANO. "Più Christkind e meno Krampus. Più Gesù Bambino e meno demoni". È l'invito di don Toni Fiung, assistente spirituale per la famiglia della diocesi di Bolzano Bressanone, in vista delle tradizionali parate dei Krampus, i demoni che si contrappongono alla figura di San Nicolò, organizzate in questi giorni in diverse località dell'Alto Adige. Le sfilate a volte degenerano in episodi di violenza.
"Le rappresentazioni di violenza sono nella natura dei Krampus", afferma Fiung sottolineando che "i Krampus sono sempre una figura maschile" che "in molti luoghi usano la forza bruta su coloro che catturano, comprese le donne".
"Anche questa è violenza sessualizzata - osserva il sacerdote - In un momento in cui siamo oppressi dalla guerra e dalle minacce economiche, dovremmo concentrarci molto di più su ciò che è buono per noi, su ciò che ci fa sentire riconciliati e su ciò che ci fa provare gioia".
"Mi chiedo sempre più spesso perché la gente abbia bisogno di spettacolo e orrore in questo periodo dell'anno, quando il periodo dell'Avvento è desiderato come un tempo tranquillo. Che immagine stiamo trasmettendo ai nostri bambini e ai nostri giovani?".
"Il bel messaggio di San Nicola si sta perdendo. San Nicola sta diventando una figura da barzelletta appena riconosciuta e legittima la violenza con dolci e altri dolciumi", conclude Fiung che chiede "più Christkind e meno Krampus".
Il 6 dicembre, giorno di san Nicola, in varie zone del'Italia del nord e d'Europa si festeggia il santo protettore dei bambini che porta i doni la notte tra il 5 e il 6 dicembre.
San Nicola/Nicolò è in competizione con il cattivo Krampus, un diavolo dalla spaventosa maschera in legno, pelli di animali e campanacci, che distribuisce carbone e sferza i passanti con fruste di rami. In alcune zone della Germania, invece, san Nicola riempie di doni le scarpe ben lucidate che i bambini lasciano sotto il letto.
La festa è celebrata fra l'altro sull'arco dolomitico, in Alto Adige, nelle valli di Fiemme e Fassa, nel Bellunese, ma anche in città come Trieste. All'estero San Nicola porta doni non solo nell'area tedesca, ma anche per esempio nella Francia settentrionale, nel Belgio e nei Paesi Bassi.
Nei Paesi scandinavi la Riforma luterana e la proibizione del culto dei santi fece subentrare a san Nicola la figura di una giovane donna vestita di bianco con una corona di candele posta sul capo, poi identificata con santa Lucia e festeggiata in modo spettacolare il 13 dicembre.