Ambiente / Alto Adige

Trovati residui di pesticidi in Alta val Venosta

Esaminati 5 campioni prelevati a giugno vicino a terreni agricoli e giardini privati. «Rilevate 14 diverse sostanze attive di pesticidi chimici sintetici in basse concentrazioni»

ITALIA "Allarmante il test sui residui di pesticidi nelle acque in bottiglia"

VAL VENOSTA - Trovati ancora residui di pesticidi in Alta Val Venosta. Nei cinque campioni prelevati alla fine di giugno in prossimità di terreni agricoli e giardini privati, sono state rilevate 14 diverse sostanze in basse concentrazioni. In media, sono state trovate 8 diverse sostanze attive per campione.

Lo studio condotto da un’università tedesca: «Contaminazione negli ultimi 2 anni» 

Lo studio di quest'anno è stato condotto in collaborazione con il professor Carsten Brühl dell'Università Tecnica della Renania-Palatinato (Rptu). Nel 2023, l'iniziativa popolare Malser Weg e Carsten Brühl hanno ricevuto il premio Immanuel Kant Allmende proprio per la loro collaborazione con la comunità scientifica.

Lo studio di quest'anno è la continuazione di questa collaborazione, rivelatasi al momento piuttosto fruttuosa. Carsten Brühl, dell'Istituto di Scienze Ambientali della Rptu, inquadra i risultati in questione come una conferma delle scoperte già fatte nel recente passato: «Come nel nostro studio del 2022, vediamo una distribuzione di fungicidi fino all'alta Val Venosta. In tutti i siti di campionamento sono stati trovati quattro fungicidi, ma questa volta anche l'insetticida pirimicarb. Sebbene i campioni siano stati prelevati in un anno diverso e in una data successiva, i risultati sono comparabili, con una contaminazione di fondo di 5-10 sostanze attive. Ciò dimostra chiaramente una contaminazione cronica mista che non è cambiata negli ultimi due anni».

La richiesta delle associazioni locali: «La Provincia deve fare di più»

Koen Hertoge (Malser Weg) lancia un appello sul tema: «Ancora una volta abbiamo dimostrato che la popolazione non è sufficientemente protetta dai pesticidi. I risultati confermano gli studi precedenti in Val Venosta, secondo i quali la popolazione è esposta durante l'intero periodo vegetativo. Anche i giardini e gli orti privati non sono esenti da pesticidi. Chiediamo al governo provinciale di prendere finalmente sul serio questo problema. La salute della popolazione deve avere la precedenza sugli interessi economici».

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