Tunnel Loppio - Garda, vertice entro marzo
Ecco come è l'ultimo ipotetico tracciato
Entro la fine di marzo, forse anche prima di Pasqua, l’assessore provinciale Mauro Gilmozzi e i tecnici che da mesi stanno lavorando alla nuova ipotesi progettuale complessiva per il collegamento «Loppio - Alto Garda» dovrebbero incontrare i vertici della Comunità di Valle e delle amministrazioni locali (Nago-Torbole, Arco e Riva in primis) per fare il punto della situazione a tre mesi dalla presentazione del progetto proprio a Riva, alla presenza del presidente della Provincia Ugo Rossi. Uno dei primi e più importanti nodi da sciogliere è quello legato al recupero della discarica della Maza che accoglierà parte del materiale di risulta e sulla quale passerà il nuovo collegamento per scendere in direzione del Linfano.
In questi giorni nel frattempo gli uffici provinciali, e più nello specifico il dipartimento infrastrutture e mobilità, hanno ufficialmente revocato la gara d’appalto prevista dalla precedente scelta progettuale e finanziaria (la concessione di costruzione e gestione per la tratta che partiva dal casello autostradale di Rovereto sud) sbloccando le risorse che erano state «congelate» all’uopo. E come si legge nella determina firmata dal dirigente generale Raffaele De Col, e nelle indicazioni della giunta provinciale, «per la realizzabilità dell’opera, non conforme ormai alla scelta della concessione di lavori pubblici, si propone la revoca dell’appalto e il disimpegno delle somme precedentemente subimpegnate e impegnate e la conseguente riprogrammazione dell’intervento nel piano degli investimenti per la viabilità 2014-2018 per complessivi 126 milioni di euro, di cui 76 milioni direttamente finanziato dalla Provinai, 40 milioni con risorse reperite sul mercato finanziario e 10 milioni tramite “cessioni di beni immobili a titolo di prezzo”».
La nuova ipotesi 2015 per il collegamento Loppio - Alto Garda prevede una galleria di una lunghezza complessiva di 2 chilometri 310 metri (560 galleria artificiale, 1.750 naturale), oltre un chilometro e mezzo in meno rispetto a quella della soluzione «C ottimizzata». Provevendo da Rovereto si entra subito in galleria quasi a Passo S. Giovanni, il tunnel, a tre corsie, sbuca poi sulla statale della Maza dove verrà realizzata una nuova rotatoria e scende alla successiva rotatoria del Cretaccio mediante un tracciato all’aperto e due tornanti secchi sul lotto più vecchio della discarica.