Bocca di Trat, il «Cima d'Oro» in concerto al rifugio «Pernici»

di Paola Malcotti

La cultura, la storia, la solidarietà, la passione per la montagna, celebrate attraverso la musica.

Sono state le note del «Coro Cima d’Oro» le protagoniste dell’evento che nella «Giornata Europea del Rifugio di Montagna», domenica scorsa, ha voluto onorare al rifugio «Pernici» gli uomini che nel tempo hanno realizzato queste preziose strutture in quota e i gestori che oggi - con passione e sacrificio - li mantengono in vita.

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Anche la valle di Ledro ha infatti preso parte all’iniziativa concertistica organizzata in contemporanea in 19 altri rifugi trentini, per dedicare così a queste importanti realtà, lontane eppur vicine, poste all’incrocio di sentieri o a picco su precipizi, frutto della volontà dell’uomo di conquistare e frequentare agevolmente le vette più alte, un pensiero di riconoscimento.

E pure qui, come nelle altre località della nostra provincia coinvolte nella manifestazione, il popolo della montagna ha risposto con entusiasmo al richiamo della festa, portandosi a 1.600 metri di quota, stringendosi in un abbraccio ideale attorno ai gestori del «Pernici» - sempre sensibili nei confronti della cultura, della sostenibilità ambientale, della solidarietà - e ai cantori del «Coro Cima d’Oro», festeggiando a suon di note e sorrisi il rapporto tra l’uomo e il territorio.

Nella stessa giornata, ma poche centinaia di metri prima, a Malga Trat, il comitato «Ludwig Riccabona» ha invece inaugurato la mostra «Trat 1916-2016. La vita sui monti di Ledro durante la Prima guerra mondiale», nell’intento di far rivivere la memoria dell’esperienza quotidiana di guerra dei soldati appartenenti ad una formazione volontaria, appostati sui crinali ledrensi, risparmiati dagli orrori dei massacri sull’Isonzo o in Galizia ma non dalle fatiche di un fronte di montagna, dove la natura infierì più dell’avversario. La mostra rimarrà aperta fino al 30 settembre, al mattino e al pomeriggio ad ingresso libero.

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