Una via dedicata al poeta Giacomo Floriani
L’intitolazione di una strada in quel di Riva, il trasferimento delle spoglie al cimitero di Calvola, la realizzazione di un cippo commemorativo, un programma di incontri con gli studenti delle scuole, l’insegnamento del dialetto e delle sue poesie alle nuove generazioni. E tutta una serie di iniziative culturali che per celebrare il 50° anniversario della morte di Giacomo Floriani, il poeta rivano cui si deve il merito di aver valorizzato la parlata altogardesana attraverso una lirica semplice e vicina alla gente, il 2018 sarà un anno ricco di eventi e appuntamenti, messi in campo dall’Associazione Giacomo Floriani, dall’Associazione Riccardo Pinter e dagli assessorati alla cultura dei Comuni di Riva, Arco, Tenno.
«Il poeta è un’istituzione che ha dedicato la sua vita e la sua mente per restituire dignità al dialetto locale, una lingua che ancora oggi sa esprimere le emozioni e la sensibilità di una comunità - hanno spiegato gli assessori Renza Bollettin e Stefano Miori in occasione della presentazione del programma, ieri mattina in municipio - Le sue poesie sono molto attuali, danno il senso di quanto abbiamo perso e del fatto che oggi stiamo lottando per recuperare i valori di un tempo. Questa iniziativa era dunque dovuta ed è stata realizzata con entusiasmo in un lavoro di sinergia tra enti, associazioni, scuole, cori, le Sat di Arco e Riva».
Il via già sabato 17 marzo, con l’inaugurazione (alle ore 18) di una mostra allestita presso Casa degli Artisti di Tenno, realizzata da Tullio Rigotti e curata da Roberta Bonazza. Tramite l’esposizione, l’ampio patrimonio fotografico recuperato anche grazie al contributo della Sat di Riva (di cui Floriani fu socio fondatore e vicepresidente), oggetti, quadri di artisti locali, proiezioni video e alcune cartoline e lettere che il poeta scrisse in età giovanile alla fidanzata, il visitatore potrà addentrarsi nella vita di Floriani e conoscere da vicino il percorso umano e letterario che portarono il poeta ad essere considerato oggi uno dei vati della cultura locale. «La mostra è tuttavia solo l’inizio di un percorso più ampio, che sta facendo emergere cose molto belle e in parte inedite - ha aggiunto Bonazza - La Casa degli Artisti è inoltre un luogo del territorio, aperto e collettivo, che ama sperimentare, ed è dunque felice di accogliere questa iniziativa».
Il 14 aprile, sempre a Casa degli Artisti, si presenterà poi il libro di Alessandro Parisi «Filò arént al fogolar. Raccontando di Giacomo Floriani», mentre il 28 aprile al rifugio San Pietro si terrà un evento musicale dal titolo «Ricordo di Giacomo Floriani nel cinquantesimo della scomparsa», con il contributo dei cori «Lago di Tenno» e «Castel» della Sat di Arco e di Riva. Le manifestazioni primaverili chiuderanno il 6 maggio, sempre a Casa degli Artisti, con la presentazione del libro di poesia dialettale di Francesco Valese «Hic labor est».
«Le poesie di Floriani raccontano il nostro territorio - sottolineano i promotori - e questi eventi potranno permettere alla gente di avvicinarsi alla nostra storia e alla nostra tradizione».